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riboflavina

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Termine comunemente usato per indicare la vitamina B2:

formula

La r. cristallizza in aghi giallo-arancio di sapore amaro che fondono a circa 280 °C, sono poco solubili in acqua, alcol, piridina e insolubili negli altri solventi organici; in soluzione la r. è fotonsensibile e per azione della luce si decompone in lumiflavina o in lumicromo. La r. è sintetizzata dalle piante verdi e da un gran numero di microrganismi. Per gli animali superiori rappresenta un fattore di accrescimento. La carenza di r. nell’uomo provoca lesioni distrofiche della lingua, fissurazioni degli angoli della bocca, alterazioni oculari (corneali, congiuntivali e palpebrali; disturbi della visione crepuscolare e di quella cromatica). La r., esterificata sul carbonio 5′ con una molecola di acido fosforico o di adenosindifosfato, costituisce parte dei gruppi prostetici rispettivamente del flavinmononucleotide (FMN) e del flavinadenindinucleotide (FAD). È proprio grazie alla sua attività biochimica di cofattore enzimatico di numerosi enzimi della classe delle ossidoreduttasi che la r. esplica la sua funzione vitaminica.

Negli alimenti in cui è contenuta, la r. non si trova come tale, ma sotto forma di FMN o FAD, che sono a loro volta associati agli enzimi che li utilizzano. La digestione proteica porta alla liberazione dei gruppi prostetici FMN e FAD che danno origine alla r., la quale è poi assorbita dall’intestino tenue nella cui parete viene coniugata con acido ortofosforico o con ADP, dando nuovamente luogo a FMN e FAD. Alimenti particolarmente ricchi di vitamina B2 sono il fegato di bue e di maiale, le uova, il latte, l’orzo bollito e i lieviti. Il fabbisogno giornaliero necessario per il corpo umano è valutato intorno a 1-2 mg.

Vedi anche
Richard Kuhn Chimico (Vienna 1900 - Heidelberg 1967), allievo di R. Willstätter; prof. (dal 1926) a Zurigo, poi (1929) a Heidelberg. Presidente della Deutsche chemische Gesellschaft. Le numerose e fondamentali ricerche di K. riguardano la chimica organica e la biochimica; fra esse da ricordare quelle sulla sintesi ... alimento Sostanza che, introdotta nell’organismo animale, sopperisce al suo dispendio energetico, fornisce i materiali di reintegrazione, quelli necessari per l’eventuale accrescimento e quegli elementi (vitamine, minerali ecc.) indispensabili al normale svolgimento di funzioni fondamentali per l’individuo e ... biochimica (o chimica biologica) Disciplina biologica che studia le sostanze che costituiscono la materia vivente e in particolar modo le incessanti trasformazioni (metabolismo intermedio) cui la materia vivente viene sottoposta e le trasformazioni energetiche che si accompagnano a quelle molecolari. Nata nel 19° ... ittiopsidi (o ictiopsidi) Denominazione in disuso dei Vertebrati Anamni che respirano per tutta la vita, o almeno per una parte di essa, per branchie e perciò si chiamano anche Branchiati.
Categorie
  • BIOCHIMICA in Chimica
  • CHIMICA ORGANICA in Chimica
Tag
  • ADENOSINDIFOSFATO
  • OSSIDOREDUTTASI
  • INTESTINO TENUE
  • VITAMINA B2
  • BIOCHIMICA
Altri risultati per riboflavina
  • riboflavina
    Dizionario di Medicina (2010)
    Composto chimico organico noto anche come vitamina B2 o lattoflavina. La r. cristallizza in aghi giallo-arancioni di sapore amaro e contiene il ribitolo, un polialcol derivante dal ribosio. Ruolo biochimico Costituisce parte dei gruppi prostetici del flavinmononucleotide (FMN) e del flavinadenindinucleotide ...
Vocabolario
riboflavina
riboflavina s. f. [comp. di ribo(sio) e flavina]. – In biochimica, composto appartenente alle flavine, detto anche lattoflavina o vitamina B2, presente nelle cellule animali e vegetali come estere fosforico o, in unione con l’acido adenilico,...
lattoflavina
lattoflavina s. f. [comp. di latto- e flavina]. – Composto organico, più noto con i nomi di riboflavina e di vitamina B2.
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