Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] di tutte le lingue d’Europa (➔ italiano in Europa) e del mondo (➔ mondo, italiano nel).
DIFIT 2008 = Stammerjohann, Harro et al. (a cura di), Dizionario di italianismi in francese, inglese e tedesco, Firenze, Accademia della Crusca.
Brincat ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] di avvicinare il giornale al lettore, imitando la lingua d’uso quotidiano e informale, dall’altro a quella di …, in Norma e lingua in Italia. Alcune riflessioni fra passato e presente, Milano, Istituto lombardo - Accademia di Scienze e Lettere, pp. ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] cene (Dec. VIII, 9)
Attraverso i secoli (si rimanda a D’Achille 1990 per dettagli) il costrutto compare in scrittori e generi differenti morfosintattici e interpuntivi nell’italiano contemporaneo, Firenze, Accademia della Crusca.
Fornaciari, ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] (➔ storia della lingua italiana).
A distanza di una trentina d’anni l’uno dall’altro, due eventi traumatici cambiano la la sua trasformazione in italiano, che lo fa assurgere a lingua di pari regolarità e pari dignità. Le accademie, che sorgono dalla ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] degli scambi, i picchi massimi dell’apporto d’Oltralpe si ebbero nel Duecento e nella prima italiano antico. Dalle origini alla fine del sec. XIV, Firenze, Accademia della Crusca.
Coluccia, Rosario (2002), La situazione linguistica dell’Italia ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] aveva viaggiato a lungo, in Italia e all’estero. Il lascito alle cose inanimate si possono «assomigliare alle favole d’Esopo che fanno parlar le piante» (IV Argo.
Manni, Paola (1985), Galileo accademico della Crusca, in La Crusca nella tradizione ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] a causa di fattori di tipo essenzialmente stilistico (come la velocità d’eloquio o l’enfasi).
Nel lessico basico /j/ è più frequente prosodiche dell’italiano. Accento, quantità, sillaba, giuntura, fondamenti metrici, Firenze, Accademia della Crusca ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] e con i verba affectuum (verbi che indicano uno stato d’animo o un sentimento: adorare, amare, ardire, desiderare, 2008), Quadrivio romanzo. Dall’italiano al francese, allo spagnolo, al portoghese, Firenze, Accademia della Crusca.
Brunet, Jacqueline ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] in francese; ➔ lingue romanze e italiano) e arriva così a indicare un dei corpi, una distesa di vecchia carne d’Adamo, esalante il vino bevuto e il nel volgare antico, «Atti e memorie dell’Accademia toscana di scienze e lettere “La Colombaria”» ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] , Pier Marco (1986), Tempo, aspetto e azione nel verbo italiano. Il sistema dell’indicativo, Firenze, Accademia della Crusca.
D’Achille, Paolo (2001), Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci.
Dahl, Östen (2000), The grammar of future ...
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accademico
accadèmico (ant. acadèmico) agg. e s. m. [dal lat. academĭcus, gr. ἀκαδημικός] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Accademia platonica: i filosofi a.; anche sost., gli accademici. 2. Di un’accademia in genere, antica o moderna: discorso a.;...
costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...