La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] 2006c: 94).
Amenta, Niccolò (1723-1724), Della lingua nobile d’Italia, e del modo di leggiadramente scrivere in essa non che di giovanili attraverso il blog, in Giovani e lingua, Firenze, Accademia della Crusca.
De Caprio, Chiara (2006), La città ...
Leggi Tutto
Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] di una vocale d’appoggio (pasuta per pasta).
Bertini Malgarini, Patrizia (1994), L’italiano fuori d’Italia, in Storia della degli italianismi in francese, inglese, tedesco, Firenze, Accademia della Crusca.
Weinreich, Uriel (1974), Lingue in ...
Leggi Tutto
Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] 1991). Questa costruzione si nota anzitutto nelle aree d’Italia in cui il dialetto o la varietà regionale locale Cresti, Emanuela (a cura di) (2000), Corpus di italiano parlato, Firenze, Accademia della Crusca, 2 voll.
Egerland, Verner (2010), Frasi ...
Leggi Tutto
Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] la prima edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca risale al 1612: ➔ accademie nella storia della lingua; ➔ più o meno unitaria da noi si arrivò soltanto dopo l’unità d’Italia, in ritardo, dunque, rispetto ad altri paesi europei e, ...
Leggi Tutto
Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] dal Canto degli italiani, meglio noto come Fratelli d’Italia, che piaceva a Garibaldi quasi quanto la Marsigliese. Benvenuto Robbio di San Raffaele, nell’ambiente della torinese accademia di San Paolo, dove fu rintracciato da Calcaterra (1935 ...
Leggi Tutto
Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] in Il linguaggio della divulgazione. Atti del II convegno (Roma, Accademia nazionale dei Lincei, 14-15 aprile 1983), Milano, Selezione dal nell’Italia di oggi. Aspetti problematici della semplificazione linguistica, in La ‘lingua d’Italia’: usi ...
Leggi Tutto
Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] vocaboli e di modi nostrani e stranieri ne’ moderni libri d’Italia! E quanto non crescerebbono questi libri di pregio, se (Firenze, Villa Medicea di Castello, 13-14 maggio 1994), Firenze, Accademia della Crusca, pp. 729-788.
Guţia, Ioan et al. (1981 ...
Leggi Tutto
La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] Rosario (2008), Teorie e pratiche interpuntive nei volgari d’Italia dalle origini alla metà del Quattrocento, in Mortara testo. Aspetti morfosintattici e interpuntivi nell’italiano contemporaneo, Firenze, Accademia della Crusca.
Fornara, Simone (2008 ...
Leggi Tutto
Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] più autonomia, perché fusa dal 1783 con l’Accademia Fiorentina; ➔ accademie nella storia della lingua). I membri del Consiglio, scelti tra gli intellettuali di tutte le regioni d’Italia, avrebbero dovuto lavorare alla compilazione di un vocabolario ...
Leggi Tutto
Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] , le quali sεnza dubbio sono le più belle d’Italia», nel Castellano elabora il concetto «di una lingua Giangiorgio Trissino (Vicenza, 31 marzo - 1° aprile 1979), Vicenza, Accademia Olimpica.
Pozzi, Mario (1989), Gian Giorgio Trissino e la letteratura ...
Leggi Tutto
accademico
accadèmico (ant. acadèmico) agg. e s. m. [dal lat. academĭcus, gr. ἀκαδημικός] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Accademia platonica: i filosofi a.; anche sost., gli accademici. 2. Di un’accademia in genere, antica o moderna: discorso a.;...
costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...