Verbi psicologici è un’etichetta generale che indica un gruppo di verbi che denotano processi mentali di varia natura e tipo (percezione, sensazione, emozione, ecc.), quali amare, pensare, spaventare, [...] tema o la causa, e oggetto animato col ruolo di esperiente e codifica canonica (se pronominalizzato, il clitico è all’accusativo: li in 2).
La classe III è costituita da verbi con soggetto [± animato] e oggetto esperiente, codifica non canonica, cioè ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] rappresentante il soggetto logico del verbo all’infinito e un clitico rappresentante un complemento indiretto di esso, il primo (accusativo) andrà in proclisi al verbo percettivo e il secondo in enclisi all’infinito:
(26) ho visto Alberto scrivere ad ...
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Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto ➔ monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche [...] possibilità di codificare l’agente (chi scrive, chi parla) in maniera non ambigua, cioè al dativo (diversa dalla quella canonica all’accusativo):
(12) a. Piero ha visto Ada scrivere una lettera → Piero le/l’ha visto/-a scrivere una lettera
b. Piero ...
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I pronomi riflessivi sono una sottoclasse di ➔ pronomi personali (➔ personali, pronomi) che hanno alcune proprietà: (a) indicano identità tra l’agente e il paziente di un predicato a due ➔ argomenti (1) [...] vi
III sé sé III si si
I riflessivi clitici possono avere ➔ caso accusativo o dativo, corrispondenti a un oggetto diretto (3) o a un complemento indiretto ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] costrutti greci (gr. néos helikíen «giovane l’età»), il linguaggio poetico neoclassico ha riesumato il cosiddetto accusativo alla greca o di relazione (particolarmente nelle descrizioni del corpo), il tipo sparsa le trecce morbide (Alessandro ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] , io arrivo più tardi
(4) il brodo freddo non lo sopporto
In questo tipo di costruzioni è frequente anche l’uso dell’➔accusativo preposizionale, non solo nel Centro-Sud (dove esso è tipicamente localizzato), ma anche al Nord. In questo caso l’oggetto ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] estrema importanza nella costruzione della frase. Solo il ➔ soggetto, il complemento oggetto (salvo il caso dell’➔accusativo preposizionale; ➔ oggetto), i predicati nominali (➔ predicato, tipi di) e alcuni avverbiali (spesso temporali, quali oggi, la ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] della frase complessa e la testualità del Decameron (per es., l’uso dell’infinito nelle completive con soggetto proprio [➔ accusativo con l’infinito], l’impiego di che introduttore di una completiva con l’infinito, ecc.), un’opera che non poteva ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] , obbedire, sparare, telefonare), l’oggetto animato è introdotto dalla preposizione a (tale costrutto è noto come ➔ accusativo preposizionale; cfr. Bossong 1998), struttura diffusa in molti dialetti centro-meridionali e nel registro informale delle ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] clausola, ecc.) e in generale sull’organizzazione della frase complessa (uso di costrutti latineggianti come l’➔accusativo con l’infinito, proposizioni subordinate collocate a sinistra rispetto alla principale, stile ipotattico di tipo polifrastico ...
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accusativo
accuṡativo agg. e s. m. [dal lat. accusativus (casus), malamente ricalcato sul greco αἰτιατικ ή (πτ ῶ σις) «(caso) causativo»]. – Caso a. (o semplicem. accusativo s. m.): uno dei casi della declinazione latina, e anche greca e di...
accusa
accuṡa s. f. [der. di accusare]. – 1. a. L’atto, le parole con cui si attribuisce a qualcuno una colpa: fare, muovere, rivolgere un’a.; provare, ribadire, confutare, ritorcere, smentire, dimostrare falsa un’a.; questa è un’a. del tutto...