Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] possono essere accompagnati da una congiunzione; inoltre, mentre le congiunzioni sono sempre collocate a inizio di frase, gli anaforici hanno una posizione libera all’interno della frase (Prandi 2006: 224 segg., 322 segg.). Di questa natura sono ...
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Nelle frasi consecutive si esprime l’effetto dell’evento o dello stato di cose espresso nella principale o in una frase precedente:
(1) ha piovuto talmente tanto che il fiume è straripato
In quest’esempio [...] in avanti (➔ catafora) verso la consecutiva; il connettivo che introduce la subordinata attua invece un rinvio all’indietro (➔ anafora). Tra le due proposizioni si crea infatti un senso d’attesa «che esige una risoluzione nella subordinata» (Agostini ...
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La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] , quae te dementia cepit!». In altri casi non sono da escludere mediazioni intertestuali a più livelli, come nel caso dell’anafora con doctus dell’elogio del Gonzaga (V, 394-397) che rinvia a Giovenale (volgarizzato da Giorgio Sommariva in una stampa ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] dipendono dalla formulazione linguistica concreta del discorso; una classica ripartizione distingue tra f. per aggiunta (anafora, gradazione, enumerazione ecc.), f. per sottrazione (ellissi, zeugma ecc.), f. per trasferimento (anastrofe, iperbato ecc ...
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LINGUAGGI SETTORIALI
Claudio Giovanardi
Con l. s. s'intende una varietà funzionale della lingua comune utilizzata da determinati gruppi socioprofessionali per esprimere e comunicare contenuti, nozioni, [...] il discorso citato e quello espositivo, l'uso di dislocazioni sintattiche e di collegamenti interfrasali ricorrenti, meccanismi di anafora e di parafrasi. Non va infine sottaciuta la prospettiva pragmatica che guida sovente la produzione di un testo ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] piuttosto generico, operano come ➔ incapsulatori, cioè come meccanismo di coesione (➔ coesione, procedure di) per lo più anaforica (➔ anafora) collegandosi a un intero discorso precedente (meno spesso, susseguente):
(21) [oggi sulla città c’è stato ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] irritati (con qualcuno)», prendersela «offendersi».
Il clitico che ricorre in tali verbi non ha funzione di rinvio anaforico (➔ anafora) rispetto a un sintagma nominale già menzionato (Russi 2008). Tuttavia, in alcune espressioni come farsela addosso ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] a procedimenti giustappositivi e paratattici, che fanno leva su figure di ripetizione e moduli parallelistici (l’anafora soprattutto), e che costruiscono totalmente o prevalentemente testi di forte, quanto elementare e ‘istintivo’, impatto lirico ...
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La nozione di struttura tematica fa capo a un indirizzo di analisi linguistica (chiamata in inglese Functional sentence perspective «prospettiva funzionale della frase») secondo il quale una frase non [...] Il costituente che esprime il tema coinvolto nel fenomeno della progressione tematica di tipo locale appartiene tipicamente alla classe delle anafore (e infatti è così in tutti gli esempi visti finora), vale a dire a quelle forme linguistiche con cui ...
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I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] ha molto sorpreso
(38) il suo arrivo tre giorni fa ha sconvolto i miei progetti
Per realizzare il valore anaforico (➔ anafora) invece i nomi d’azione utilizzano varie preposizioni; grazie alla loro natura nominale infatti si adattano bene a ricorrere ...
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anafora
anàfora s. f. [dal lat. tardo anaphŏra, gr. ἀναϕορά «offerta» e «ripetizione»]. – 1. In origine, il pane offerto per la celebrazione eucaristica; quindi, nelle liturgie orientali, la parte principale della celebrazione stessa, cui...
anaforico
anafòrico agg. [dal lat. tardo anaphorĭcus, gr. ἀναϕορικός, der. di ἀναϕορά «anafora»] (pl. m. -ci). – 1. Di anafora, come termine della retorica: costrutto a., quello in cui le proposizioni o i versi incominciano con una o più parole...