I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] ha molto sorpreso
(38) il suo arrivo tre giorni fa ha sconvolto i miei progetti
Per realizzare il valore anaforico (➔ anafora) invece i nomi d’azione utilizzano varie preposizioni; grazie alla loro natura nominale infatti si adattano bene a ricorrere ...
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quando
Ugo Vignuzzi
Congiunzione (e, introducendo proposizioni interrogative, avverbio interrogativo) temporale di frequenza alquanto elevata nell'opera dantesca, in particolare nel Convivio (quasi [...] allora sì guarda lo dono a. quella parte, quando si diriga al bisogno de lo ricevente (lo stesso rinvio a un ‛ allora ' anaforico in IV XVI 7, XXVII 12 e 16; III XII 11 Iddio... non vede tanto gentil cosa quanto... quando mira... questa Filosofia; IV ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] direttamente utilizzati al livello della frase, del testo e della situazione. Questi tratti richiedono un accordo anaforico (➔ accordo; ➔ anafora), mediante il quale si individua il referente.
Sotto questo aspetto, i clitici sono simili ai pronomi ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] 63) Matteo crede che Carlo abbia visto il proprio vicino
(64) Matteo crede che Carlo abbia visto il suo vicino
Mentre l’anafora proprio in (63) può riferirsi solo al soggetto della frase in cui occorre (per es., al soggetto di abbia visto, cioè Carlo ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] ) la dislocazione a destra, sentita per lo più come priva di effetto focalizzante e ora ridotta a una mera risorsa anaforica (Berruto 1986a; Simone 1997):
(80) Aveva mirato anche lui alle spalle […] e quando la bastonata è poi arrivata a destinazione ...
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Vedi COLONNA dell'anno: 1959 - 1994
COLONNA
S. Settis
S. Maffei
Colonna Coclide Istoriata (v. vol. II, p. 754). - La c. coclide istoriata è una forma monumentale nuova, assolutamente romana e introdotta, [...] griglia ideale di «punti di attenzione» gravitanti intorno al personaggio imperiale. Da collegamenti visivi di tipo anaforico o antitetico, da composizioni simmetriche o «araldiche» nascono corrispondenze calcolate tra le scene che costituiscono il ...
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Fare storia della lingua
Luca Serianni
Rispetto ad altri settori contigui, come la storia letteraria o anche la linguistica (almeno nella sua lunga fase prescientifica), la storia della lingua ha origini [...] codesto (cotesto) – oggi inusitato fuori di Toscana con valore deittico («Dammi codesti occhiali!») e raro ovunque con valore anaforico, invece di questo, tale o, nel linguaggio burocratico, suddetto – nella lingua di autori non toscani.
Nel 2007 è ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] dislocazione a destra (➔ dislocazioni), tipica dell’italiano parlato, e il costrutto con anteposizione anaforica (chiamato così perché contiene un elemento anaforico, come stesso, uguale, simile, questo), tipico invece dello scritto. Esempi di queste ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le arti meccaniche
Robert Halleux
Emmanuel Poulle
Christian Meyer
Baudouin van den Abeele
Le arti meccaniche
Le conoscenze tecniche [...] una tradizione molto antica; si è già ricordato che la proiezione stereografica aveva trovato una prima applicazione negli 'orologi anaforici', che producevano una visualizzazione oraria a partire da un motore facile da mettere in opera: il flusso di ...
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Scienza greco-romana. Meccanica
Gianni Micheli
Meccanica
L’origine della meccanica antica è tradizionalmente associata al nome di Archita di Taranto. Diogene Laerzio afferma infatti che Archita fu il [...] provocare segnali sonori a un tempo stabilito.
Vitruvio descrive anche un altro orologio ad acqua più complesso, detto ‘anaforico’. Questo consta di una rete di fili di bronzo che rappresentano in proiezione le ore (su linee disposte circolarmente ...
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anaforico
anafòrico agg. [dal lat. tardo anaphorĭcus, gr. ἀναϕορικός, der. di ἀναϕορά «anafora»] (pl. m. -ci). – 1. Di anafora, come termine della retorica: costrutto a., quello in cui le proposizioni o i versi incominciano con una o più parole...
anafora
anàfora s. f. [dal lat. tardo anaphŏra, gr. ἀναϕορά «offerta» e «ripetizione»]. – 1. In origine, il pane offerto per la celebrazione eucaristica; quindi, nelle liturgie orientali, la parte principale della celebrazione stessa, cui...