Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] , la dimensione formale della langue, e la dimensione di ciò che è invece universale, cioè la dimensione del langage; e, nell'analisi di una langue, la dimensione di ciò che ad essa è interno e la dimensione esterna dei suoi rapporti con la masse ...
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Linguista statunitense (n. Filadelfia 1928). Fondatore della grammatica generativo-trasformazionale, le cui ripercussioni sono state profonde non solo nella linguistica, ma anche nella psicologia e nella [...] essa costituisce un ramo. Ch. ha da sempre attuato un percorso parallelo a quello scientifico, relativo a una minuziosa analisi del modo in cui il linguaggio politico veicola i dispositivi di potere sulle masse. In particolare ha rivolto una puntuale ...
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Linguista e filosofo del linguaggio, nato a Torre Annunziata, Napoli, il 31 marzo 1932. Allievo di A. Pagliaro, ha insegnato nelle università di Napoli, Chieti, Palermo e Salerno. Dal 1974 è ordinario [...] che la storia delle idee e delle ricerche linguistiche abbia anche peculiare valenza teorica, ha svolto e promosso analisi della filosofia del linguaggio in epoche diverse, dalla grecità all'Illuminismo, dalla Romantik al nostro secolo. Ha inoltre ...
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La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] , un concentrato di significato in una parola unica, oppure un’analisi, una distribuzione su più parole. Le lingue si servono sia usato in relazione a quello di istituzionalizzazione per le analisi delle formazioni occasionali (ingl. nonce words: cfr ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] partire dal suo Foundations of the theory of signs (1938) della teoria dei s. in sintassi, semantica e pragmatica, intesa come analisi e studio della situazione in cui il s. viene usato, indagine sul rapporto tra s. e interpreti.
Tra linguistica ed ...
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LINGUAGGI SETTORIALI
Claudio Giovanardi
Con l. s. s'intende una varietà funzionale della lingua comune utilizzata da determinati gruppi socioprofessionali per esprimere e comunicare contenuti, nozioni, [...] G.L. Beccaria, Italiano antico e nuovo, ivi 1988, pp. 161-213; M. Dardano, C. Giovanardi, A. Pelo, Per un'analisi del discorso divulgativo: accertamento e studio della comprensione, in Atti del XIX Congresso Internazionale di Studi della SLI (Roma, 7 ...
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Linguista e filologo svizzero, nato a Beromünster il 29 giugno 1860, morto presso Lugano il 17 aprile 1942. Dal 1884 al 1927 fu professore di lingue classiche prima e di tedesco poi alla scuola cantonale [...] iniziava a Lucerna una serie di fascicoli: Malaio-polynesische Forschungen, con studî letterarî e linguistici e specialmente analisi e traduzioni di testi. Quantunque i suoi interessi letterarî non diminuiscano, prevale in lui lo studio linguistico ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] noi però soltanto con l’eco del saggio di Rüegg (1956).
Agostiniani, Luciano & Giannelli, Luciano (1990), Considerazioni per un’analisi del parlato toscano, in Cortelazzo & Mioni 1990, pp. 219-237.
Benincà, Paola (1994), Che cosa ci può dire ...
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La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del [...] (1998) e di GISCEL (2007).
In estrema sintesi, i temi più discussi e sui quali furono condotte le analisi più puntuali e avanzate le proposte applicative più interessanti nell’ambito dell’educazione linguistica si articolano attorno ad alcuni nuclei ...
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INFINITO
L’infinito è un modo verbale indefinito che ha soltanto i tempi presente e passato: l’infinito presente (o semplice) e l’infinito passato (o composto); l’infinito passato si forma con l’infinito [...] ➔a evidenzia l’aspetto intensivo, durativo, ripetitivo dell’azione
E lui lì a sbraitare in continuazione.
Dubbi
Nell’analisi del periodo può sorgere il dubbio se un infinito sia da intendere come forma implicita di una proposizione subordinata o ...
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analisi
anàliṡi s. f. [dal gr. ἀνάλυσις, der. di ἀναλύω «scomporre, risolvere nei suoi elementi»]. – 1. Scomposizione di un tutto, concreto o astratto, nelle parti che lo costituiscono, soprattutto a scopo di studio; si oppone a sintesi, e...
analitico
analìtico agg. [dal lat. tardo analytĭcus, gr. ἀναλυτικός, der. di ἀνάλυσις «analisi»] (pl. m. -ci). – 1. Di analisi, che è proprio dell’analisi o procede per via di analisi: metodo a.; studio a.; ricerca a., condotta con minuta...