Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] figurative, che si oppose, autorevolmente e decisamente (sia pure stata sopravalutata la sua influenza), all'arsantiqua della musica mensurale parigina. Si trattava effettivamente di uno stile nuovo, veramente meridionale rispetto alla complicata ...
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PADOVA (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Giuseppe FIOCCU
Attilio SIMIONI
Tammaro DE MARINIS
Roberto CESSI
Elio MIGLIORINI
Paola ZANCAN
Giusto ZAMPIERI
Città del Veneto, con 83.000 abitanti (secondo [...] pieno rigoglio proprio nel momento in cui declina e si assopisce quella che poi è stata chiamata Arsantiqua, e sboccia la fioritura magnifica dell'Ars nova, che è quanto dire della prima rinascita musicale italiana.
Nel Trecento sono da ricordarsi i ...
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. Fiamminghe, franco-fiamminghe o anche borgognone si dicono quelle scuole che dall'inizio del sec. XV a mezzo il XVI diffusero la loro arte dalle Fiandre e dai Paesi Bassi in tutta l'Europa. Esse raggiunsero [...] , che, fra i canti della liturgia romana polifonicamente trattati, vengono a prendere il posto già tenuto presso i polifonisti dell'Arsantiqua dai canti del Proprium Missae. Accanto alla Messa, prossima a divenire la più alta e vasta forma dominante ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] di innovazioni nel campo della teoria, dei trattati, della notazione e dello sviluppo polifonico – a quella precedente denominata ArsAntiqua. Il mottetto continuò a essere impiegato come forma sia sacra sia profana, servendo anche come mezzo di ...
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Letteratura
Componimento poetico breve rimato, composto per lo più di endecasillabi e settenari, contenente una sentenza, un proverbio, un motto. Non ha avuto una salda tradizione nella letteratura italiana, [...] . Nacque in Francia nel 13° sec. presso i discantisti dell’Arsantiqua e presso i trovatori, come composizione a 2 o a 3 , compresa quella del tenor, quasi sempre di carattere profano. Durante l’Ars nova (14° sec.) il m. si avviò al genere religioso, ...
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Compositore (Castano Primo 1930 - Milano 1999). Studiò al conservatorio di Milano, quindi con B. Bettinelli, L. Berio e B. Maderna, e frequentò i corsi estivi di Darmstadt. Fondatore del complesso Ars [...] Antiqua (1963), diresse sino al 1970 lo Studio di fonologia musicale di Milano e insegnò musica elettronica al conservatorio di Milano (1969-80), passando a dirigere i conservatorî di Mantova (1980-83) e Verona (1984-89), e poi il Laboratorio di ...
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Tipo di scrittura musicale che prevede l’insieme simultaneo di più voci (umane e/o strumentali) su diverse altezze sonore, che procedono in direzioni parallele o opposte per intonare inni, preghiere, canzoni, [...] era sviluppato un procedimento a terze parallele come il ghimel (o gymel). Fu tuttavia con il mottetto, manifestazione tipica dell’Arsantiqua, che la p. conobbe uno dei suoi momenti di maggiore interesse. Sviluppatosi soprattutto tra il 12° e il 14 ...
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Economia
Effetto di i. (o effetto di dimostrazione) Espressione riferita alle scelte di consumo che non sono prese in base al livello di reddito e dei prezzi, ma per i. dei consumi sostenuti da vicini, [...] considerata il più importante stilema della polifonia contrappuntistica, alla base di forme come il conductus dell’Arsantiqua e la ‘caccia’ dell’Ars nova; il mottetto e derivati nel Rinascimento; la ‘fuga’ nella musica barocca, costituendo in tutti ...
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Sistema di misurazione delle durate musicali, sviluppatosi in Europa con la diffusione della polifonia, dall’11° sec. (Arsantiqua) agli inizi del 16°. I rapporti tra le durate variarono a seconda delle [...] 14° sec., riapparendo alla luce i ritmi binari (Ars nova), si provvide alla valutazione delle varie durate mediante o binaria) o con regole complicate («proporzioni»), come nell’Ars nova francese. Le regole si complicarono sempre più nelle scuole ...
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Musicologo (Parigi 1874 - Dieppe 1910); con A. Restori e J. Beck fu uno dei più attivi studiosi dell'arte e specialmente della musica trovadorica e d'Arsantiqua. Fu professore (1908) all'École des hautes [...] études sociales di Parigi; dal 1907 accolse, nelle trascrizioni, la teoria modale pre-franconiana allora proposta dal Beck ...
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clausola
clàuṡola (ant. clàuṡula) s. f. [dal lat. clausŭla, der. di claudĕre «chiudere»]. – 1. a. Conclusione di uno scritto, di una lettera e sim.; chiusa di un periodo, o di un membro del periodo, spec. con riguardo all’ordine delle parole...