Locuzione con cui, fin dall’inizio del 14° sec., si cominciò a indicare la polifonia della seconda metà del 13° sec. per contrapporla alla nuova produzione detta Ars nova. Gli studiosi oggi la intendono [...] in un’accezione più ampia, comprendente i primi sviluppi della polifonia nell’11° sec., la scuola di Notre-Dame con Leoninus e Perotinus e il periodo successivo, fino agli inizi del 14° sec., con le scuole ...
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(fr. Paris) Città capitale della Francia (10.900.952 ab. nel 2018, considerando l’intera agglomerazione urbana). È situata sulle rive della Senna, al centro dell’Île-de-France, e alla confluenza nella [...] Notre-Dame) il magister Leonino e il suo successore, Perotino il Grande, iniziarono la rivoluzione che venne chiamata Arsantiqua. Meno innovative le manifestazioni dalla fine del 13° al 15° sec., quando comparvero comunque interessanti fenomeni come ...
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Titolo di due trattati scritti intorno al 1320 da J. de Muris e P. de Vitry, con cui si designa comunemente la musica profana del 14° sec. in Francia e in Italia, in contrapposizione alla polifonia sacra [...] dell’epoca precedente (➔ Arsantiqua).
Nonostante i molteplici rapporti tra loro esistenti, la francese e l’italiana vanno considerate come due scuole distinte. La produzione musicale francese ebbe come centro principale Parigi ed era destinata ...
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Nome di due teorici musicali: 1. M. normannus, professore di matematica a Oxford e autore di due trattati (1321 e 1340-50) ancora informati ai criterî dell'Arsantiqua. 2. M. de Francia (detto anche Iulianus [...] de M.), rettore della Sorbona (1350), amico di Ph. de Vitry e autore di quattro trattati (dal 1321 in poi) di dottrina d'Ars nova. ...
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Musicista, operoso a Parigi tra il 1180 e il 1230. Pare che sia succeduto a maestro Léonin quale maestro di cappella a Notre-Dame. È uno dei maggiori esponenti dell'Arsantiqua parigina. Compose organa, [...] conductus, ecc., in uno stile che già presenta i caratteri del contrappunto propriamente detto ...
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Musicista francese (sec. 12º), maestro e organista della chiesa parigina della Beata Vergine (nel cui luogo fu poi costruita Notre-Dame), autore di un Magnus liber organi; è considerato, con Pérotin, il [...] maggiore maestro della scuola parigina poi detta dell'Arsantiqua, nella quale si sviluppò il discanto. ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] di innovazioni nel campo della teoria, dei trattati, della notazione e dello sviluppo polifonico – a quella precedente denominata ArsAntiqua. Il mottetto continuò a essere impiegato come forma sia sacra sia profana, servendo anche come mezzo di ...
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Compositore (Castano Primo 1930 - Milano 1999). Studiò al conservatorio di Milano, quindi con B. Bettinelli, L. Berio e B. Maderna, e frequentò i corsi estivi di Darmstadt. Fondatore del complesso Ars [...] Antiqua (1963), diresse sino al 1970 lo Studio di fonologia musicale di Milano e insegnò musica elettronica al conservatorio di Milano (1969-80), passando a dirigere i conservatorî di Mantova (1980-83) e Verona (1984-89), e poi il Laboratorio di ...
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Tipo di scrittura musicale che prevede l’insieme simultaneo di più voci (umane e/o strumentali) su diverse altezze sonore, che procedono in direzioni parallele o opposte per intonare inni, preghiere, canzoni, [...] era sviluppato un procedimento a terze parallele come il ghimel (o gymel). Fu tuttavia con il mottetto, manifestazione tipica dell’Arsantiqua, che la p. conobbe uno dei suoi momenti di maggiore interesse. Sviluppatosi soprattutto tra il 12° e il 14 ...
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Letteratura
Componimento poetico breve rimato, composto per lo più di endecasillabi e settenari, contenente una sentenza, un proverbio, un motto. Non ha avuto una salda tradizione nella letteratura italiana, [...] . Nacque in Francia nel 13° sec. presso i discantisti dell’Arsantiqua e presso i trovatori, come composizione a 2 o a 3 , compresa quella del tenor, quasi sempre di carattere profano. Durante l’Ars nova (14° sec.) il m. si avviò al genere religioso, ...
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clausola
clàuṡola (ant. clàuṡula) s. f. [dal lat. clausŭla, der. di claudĕre «chiudere»]. – 1. a. Conclusione di uno scritto, di una lettera e sim.; chiusa di un periodo, o di un membro del periodo, spec. con riguardo all’ordine delle parole...