perdonanza
Alessandro Niccoli
L'unica attestazione dantesca si riferisce all'indulgenza che la Chiesa concede a chi compie determinate pratiche religiose (v. anche PERDONO).
Con questo valore, largamente [...] attestato nella lingua trecentesca (cfr. Boccaccio Dec. IV 7 11, Sacchetti Trecentonovelle LXXV), ricorre in Pd XXIX 120, là dove si depreca la stolta fiducia riposta dai fedeli nelle ciance (v. 110) e nelle ïscede (v. 115) di predicatori, i quali ...
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Nome umanistico del grammatico e calligrafo Francesco del Bailo (Ferrara 1485 circa - Venezia 1556). Le sue Osservationi sopra il Petrarca (1539, rist. 1550) sono un glossario del Canzoniere; le Ricchezze [...] della lingua volgare sopra il Boccaccio (1543, rist. 1550) un glossario del Decamerone; notevole la Fabrica del mondo (1546-48), vocabolario metodico, in 10 libri, della lingua volgare. ...
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Grammatico e maestro di retorica in Gallia nell'età di Claudio (41-54 d. C.). Per confusione, dovuta a s. Girolamo, nel Medioevo fu identificato col poeta epico P. Papinio Stazio. Nell'errore incorrono [...] anche Boccaccio e Dante (Purg. XXI, 89), che dicono il poeta "tolosano", confondendolo col grammatico. ...
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sdegnoso
Vincenzo Valente
L'aggettivo ha lo stesso valore del più frequente ‛ disdegnoso ' (v.). Dei due esempi della Commedia, il primo (basciommi 'l volto e disse: " Alma sdegnosa... ", If VIII 44), [...] De Sanctis.
Tuttavia la parola non ha riferimento assoluto e va intesa in rapporto alla situazione evocata dal poeta. E già il Boccaccio annotava: " Virgilio fa festa all'autore per ciò che ha avuto in dispregio lo spirito fangoso: e mostra in questa ...
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cansare
Marco A. Cavallo
In If XII 99 e fa cansar s'altra schiera v'intoppa, la quasi totalità dei commentatori antichi e moderni dà al verbo il valore di " scansarsi ", " allontanarsi " (" cessare [...] ", Boccaccio; " idest cedere ", Benvenuto), riferito all'altra schiera di Centauri che eventualmente intralciasse il cammino; il Torraca intende invece c. riferito a li (D. e Virgilio) del v. 98, e spiega: " falli trar da parte ", dando al verbo un ...
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strozza
Domenico Consoli
Voce dell'area toscana per " gola ": Quest'inno si gorgoglian ne la strozza (If VII 125), detto dei peccatori fitti nel limo della palude Stigia.
Si ricordi la chiosa del Boccaccio: [...] " La strozza chiamiam noi quella canna la qual muove dal polmone e vien su insino al palato, e quindi spiriamo e abbiamo la voce, nella quale, se alcuna soperchia umidità è intrachiusa, non può la voce ...
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pravo
Antonio Lanci
. Latinismo esclusivo della Commedia, che si registra sempre in rima. Vale fondamentalmente " malvagio ": Guai a voi, anime prave! (If III 84) è il grido che Caronte indirizza alle [...] anime " malvagie " (Boccaccio). Il Mazzoni (Saggio di un nuovo commento, Firenze 1967, 425) ricorda che " ‛ pravus ' ebbe come primo significato ‛ curvo, deforme ' (in contrapposto a ‛ rectus ') " e riferisce un passo di s. Bernardo (Sermones de ...
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sollicitare
S'incontra una sola volta, con il significato di " stimolare ": Vn VIII 7 Questo primo sonetto si divide in tre parti: ne la prima chiamo e sollicito li fedeli d'Amore a piangere (cfr. Boccaccio [...] Dec. II 7 78 " e lui quanto più poté scendere sopra Osbech sollecitò ") ...
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fabuloso
" Intessuto di favole ", " non vero ": latinismo presente solo in Vn II 10 E però che soprastare a le passioni e atti di tanta gioventudine pare alcuno parlare fabuloso, mi partirò da esse. [...] Così in Boccaccio: " E perocché molti non intendenti credono la poesia niun'altra cosa essere che solamente un fabuloso parlare " (Vita di D., § 9). Secondo il Tateo (Sulla genesi dell'allegorismo dantesco, in Studi storici in onore di G. Pepe, Bari ...
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appuzzare
Con riferimento a Gerione, e quindi alla frode di cui la fiera è simbolo, in If XVII 3 Ecco colei che tutto 'l mondo appuzza!, " corrompe e guasta col suo iniquo e fraudolente adoperare " (Boccaccio); [...] il verbo sottolinea la " trista simbiosi " di aspetto dignitoso e " farisaica impalcatura sotto cui guizza una coda velenosa... con un gesto di schifo, così evidenziato dal verbo " e " dall'aggettivo sozza ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....