iconografia
Anna Maria Francini Ciaranfi
La grandezza di D. s'impose così impetuosamente da portare fin nei contemporanei un interesse vivissimo anche su quella che era stata la sua persona. L'i. dantesca [...] incoronazione a poeta. Quasi sempre, poi, ha vicino o in mano uno o due libri: la Commedia e le altre sue opere. Il Boccaccio parlava di capelli e barba " spessi, crespi e neri "; ma nella prima Egloga a Giovanni del Virgilio D. sembra accennare a un ...
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gradire
Latinismo (gradi), nel significato di " procedere ", " progredire ", in Pg XXIV 61 (dove Bonagiunta parla dello Stil nuovo): e qual più a gradire oltre si mette, / non vede più da l'uno a l'altro [...] stilo. Alla lezione gradire, già presente nel Boccaccio, nell'Aldina e nella Crusca, poi accolta dal Foscolo, dal Tommaseo, dal Bennassuti, dal Blanc, e infine dal Petrocchi (che la discute, oltre che ad l., anche in Introduzione 205-207) copisti ...
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Regista teatrale e storico del teatro italiano (Forte dei Marmi 1917 - Roma 1974); allestì spettacoli impegnati (La luna è tramontata di J. Steinbeck; La casa di Bernarda Alba di F. García Lorca; Il malinteso [...] di A. Camus) e adattò per le scene novelle di Boccaccio e di Bandello e varî canovacci della commedia dell'arte. Critico militante e pubblicista teatrale e cinematografico, fu con E. Vittorini e altri tra i fondatori de Il politecnico (1945). Tra gli ...
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Letterato (m. 1363); funzionario alla corte di Napoli dal 1335 circa, nel 1352 o poco dopo si ritirò nella natale Sulmona. Francesco Petrarca lo ebbe amico fin dal 1341 e gli dedicò le Epistole metriche; [...] B. fu in attiva corrispondenza epistolare con lui e col Boccaccio; scrisse un indirizzo a Cola di Rienzo (1347) e un commento alla Fam. XII 2 del Petrarca, diretta al gran siniscalco di Napoli, Niccolò Acciaiuoli. ...
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Masson, Jean-Papire
Marcello Aurigemma
Studioso francese (Saint-Germain-Laval, Loira, 1544 - Parigi 1611), gesuita (rinunciò successivamente all'abito), insegnante, avvocato, magistrato, cultore di [...] sulla storia di Francia), fecondissimo erudito: come tale scrisse una vita di D. assieme con altre del Petrarca e del Boccaccio (Vitae trium Etruriae procerum, Parigi 1586), poi ripubblicate e inserite in una più ampia storia sulla vita degl'illustri ...
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slacciarsi
Bruno Basile
Solo in If XII 22 Qual è quel toro che si slaccia in quella / c'ha ricevuto già 'i colpo mortale, / che gir non sa, ma qua e là saltella, / vid'io lo Minotauro, dove la forma [...] verbale trova nel Boccaccio un puntuale chiosatore: " cioè sviluppa e scioglie da' legami postigli da coloro che uccidere il vogliono, o che ferito l'hanno ".
La voce, che conosce anche lectiones faciliores non trascurabili (si lancia, si slancia; ...
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da dovvero
Riccardo Ambrosini
. - Perifrasi avverbiale intensiva dal valore di " davvero ", attestata negli allotropi daddivero, da divero in contesti colloquiali di autori dell'epoca (ad es. nell'Angiolieri [...] e nel Tedaldi) e come da dovero, daddovero nel Villani, nel Cappellano volgarizzato e nel Boccaccio; occorre in D. soltanto in Cv IV XIX 6, in un insieme espressivo e deciso: Certo da dovvero ardisco a dire che la nobilitade umana... quella de l' ...
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tresca
Andrea Battistini
La voce compare solo in If XIV 40 Sanza riposo mai era la tresca / de le misere mani, con il valore metaforico di " movimento affannoso e frenetico ".
Il passaggio dal senso [...] proprio di " ballo " a quello traslato è spiegato dal Boccaccio: " È la tresca una maniera di ballare la quale si fa di mani e di piedi; a similitudine della quale vuole qui l'autore che noi intendiamo i peccatori quivi le mane menare ". Il Buti, ...
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Pittore e incisore (Hannover 1763 - ivi 1840), allievo a Londra di J. Reynolds e F. Bartolozzi, dal 1792 fu pittore di corte a Hannover. Dipinse allegorie, ritratti e scene di genere; caricaturista influenzato [...] da Th. Rowlandson, illustrò tra l'altro Tyll Eulenspiegel e opere di Wielands, Boccaccio e La Fontaine. ...
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Alighieri (Alaghieri)
Arnaldo D'addario
Delle origini della sua famiglia parla più volte (If XV 73-78, Pd XV 91-96, 130-148, XVI 1-9, 34-35) lo stesso D. per bocca di Brunetto Latini e di Cacciaguida. [...] cognazione della stirpe di D. e gli altri rami della famiglia (Pd XV 92), perché alla sposa piacque - come scrive il Boccaccio - " in uno [dei figli], siccome le donne sogliono esser vaghe di fare ... di rinovare il nome de' suoi passati e nominollo ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....