Poeta (n. a Firenze dopo il 1271 - m. prima del 1316), figlio di messer Lambertuccio (m. 1304), mercante laniero, banchiere e guelfo di parte nera, anch'egli verseggiatore. Di Dino restano 22 componimenti, [...] tra i più raffinati del dolce stil novo. Secondo la narrazione del Boccaccio (il quale lo dice "famosissimo dicitore per rima in Firenze") sarebbe stato lui nel 1306 a mandare a Dante, ospite dei Malaspina, i primi sette canti dell'Inferno, lasciati ...
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PORTINARI, Beatrice
Maria Paola Zanoboni
PORTINARI, Beatrice. – Figlia di Folco di Ricovero Portinari e di Cilia di Gherardo Caponsacchi, nacque a Firenze nell’aprile 1266.
Il padre di Beatrice apparteneva [...] 2008).
Fonti e Bibl.: G. Mancini, Il testamento di Folco Portinari, in Archivio storico italiano, XLVIII (1911), pp. 245-258; G. Boccaccio, Vita di Dante, a cura di P. Baldan, Bergamo 1991, pp. 78-81, 217-220.
G. Richa, Notizie istoriche delle chiese ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] nella tradizione italiana, cominciando da Dante, dal Petrarca, dal Boccaccio. E il Tasso fu certamente un grande prosatore non soltanto nell'eloquenza affettiva e morale, ma anche in quella ch'è più rigidamente teorica e concettuale.
Pure la ...
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GIOVANNOZZO (Nozzo) di Perino, detto Calandrino
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore attivo a Firenze almeno a partire dal 1301, anno nel quale un atto notarile, rogato [...] dal secolo IV al secolo XX, Firenze 1903, pp. 150-153).
G. risulta morto nel 1318 (Colnaghi).
Fonti e Bibl.: G. Boccaccio, Decameron (1349-51), a cura di V. Branca, Firenze 1999, giornata VIII novella 3, giornata VIII novella 6, giornata IX novella ...
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piloso
Antonio Lanci
Aggettivo di uso raro, esclusivo dell'Inferno, adoperato nel senso proprio di " coperto di peli ": VII 47 Questi fuor cherci, che non han coperchio / piloso al capo, " perciò che [...] la cherica, la quale è rasa, è nella superior parte del capo " (Boccaccio); XVII 13 [Gerione] due branche avea pilone insin l'ascelle; XX 54 quella che ricuopre le mammelle / ... con le trecce sciolte, / e ha di là ogne pilosa pelle, / Manto fu: "le ...
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copertoio
Lucia Onder
Nel significato di " coperta da letto ", ma in un traslato osceno alludente all'insufficienza maritale di Forese, il termine compare, trisillabo, in Rime LXXIII 8 e non le val [...] perché dorma calzata, / merzé del copertoio c'ha cortonese (si veda anche Boccaccio Dec. IV 10 4 " colei... nel letto era mal dal maestro tenuta coperta ", e Machiavelli Mandragola II 6).
Si consideri tuttavia anche l'interpretazione di altri ...
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Pastore Stocchi, Manlio. – Filologo e critico letterario italiano (Venezia 1935 - Padova 2021). Professore ordinario dal 1983-84 di Letteratura Italiana presso l'Università di Padova, ha concentrato i [...] suoi studi sulla letteratura medievale, latina e volgare, compiendo ricerche e studi filologici su Mussato, Dante, Petrarca, Boccaccio e Poliziano, e dedicando inoltre edizioni e commenti di testi ad autori del XVIII-IXX secolo. Socio nazionale dell’ ...
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nocchio
È propriamente un " ingrossamento... che formasi alla superficie del corpo legnoso del fusto " di un albero (Tommaseo, Dizionario): perciò, quando D. prega Pier della Vigna di spiegargli come [...] l'anima [dei suicidi] si lega / in questi nocchi (If XIII 89), intende " in questi legni nocchiosi " (Boccaccio), cioè negli alberi dai rami nodosi (v. 5). ...
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DRUGMAN, Giuseppe
Pier Paolo Mendogni
Nacque a Parma il 27 apr. 1810 da Nicola di Jean-François, falegname e intagliatore al servizio della corte ducale, e da Amelia Bianchi. A sedici anni entrò nell'accademia [...] pittori del Ducato, fu chiamato all'accademia di belle arti a sostituire temporaneamente nell'insegnamento di paesaggio G. Boccaccio, recatosi a Napoli per alcune scenografie. E questo si verificherà anche negli anni seguenti.
Nel marzo del 1841 ...
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scalogno
Luigi Vanossi
Qualità di cipolle di forma allungata, citata in Fiore LIII 11 se tu non potessi lagrimare, / fa che tu aggie sugo di cipolle / o di scalogni, e farànnolti fare (cfr. Roman de [...] la Rose 7463-68).
Il vocabolo, di appartenenza comica (cfr. anche Boccaccio Dec. VIII 2 11), s'intona al motivo antitragico del pianto simulato dell'amante. ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....