Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Comunemente il periodo definito come umanesimo viene associato con il Rinascimento e studiato [...] come inizio della sensibilità moderna. Ma queste periodizzazioni sono sempre discutibili: in molti Paesi Petrarca e Boccaccio vengono già considerati campioni del pensiero umanistico e rinascimentale, mentre, se si accetta la convenzione per cui l’ ...
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tovaglia
Andrea Mariani
Nel Medioevo il termine si riferiva al " panno " su cui si apparecchia la mensa, e quindi al " drappo " di lino che si pone sull'altare per gli offici sacri. Era usato specialmente [...] in locuzione con i verbi ‛ porre ' e ‛ levare ' nel senso di " apparecchiare " e " sparecchiare " (cfr. soprattutto Boccaccio). Nell'unica occorrenza del Dante canonico (Cv IV XXVII 14) il sostantivo è il drappo dell'altare, che per ipotesi potrebbe ...
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ventraia
Alessandro Niccoli
È il " ventre " reso grosso dall'idropisia da cui sono affetti i falsari: La grave idropesì... sì dispaia / le membra con l'omor che mal converte, / che 'l viso non risponde [...] a la ventraia (If XXX 54, in rima anche con anguinaia).
In senso ugualmente spregiativo lo usa il Boccaccio: " Alle gote di bianche bende tirate risponde la ventraia, la quale di larghi e spessi solchi vergata... pare un sacco vuoto " (Corbaccio, ...
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ceraste
Napoleone Eugenio Adamo
. Nel verso serpentelli e ceraste [le Furie] avien per crine (If IX 41) è l'unica presenza del vocabolo, che indica una specie di serpenti: " Serpentelli e ceraste dee [...] quanto serpenti piccioli e grossi: i piccioli per crine sciolto, i grossi avvolti in trecce " (Lombardi); ma il Boccaccio, forse sulla scorta di Virgilio e Stazio (" Tisiphone... / crinalem attollit longo stridore cerasten ", Theb. XI 65), precisa ...
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Nato a Cortona nel 1766, si trovò come ufficiale al servizio della Francia, nella Rivoluzione, e coi suoi colleghi emigrò e combatté: quindi, ridottosi in patria, si dedicò alle lettere, salvo quando, [...] alle lettere e ambascerie. Morì governatore di Siena nel 1831. Soprattutto fu benemerito degli studî sul Boccaccio e sul Petrarca: Vita di Giovanni Boccacci (Firenze 1806), Del Petrarca e delle sue opere libri quattro (2ª ed., Firenze 1837; la prima ...
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Scornigiani, Farinata
Renato Piattoli
Presunto figlio di Marzucco S., identificato tradizionalmente in quel da Pisa (Pg VI 17).
Su questo nome concordano buona parte dei commentatori antichi: infatti [...] sarebbe stato ucciso da Beccio da Caprona (v.); e questa tradizione seguono l'Anonimo Fiorentino e Pietro. Per il Boccaccio e Benvenuto, un non nominato figlio di Marzucco sarebbe stato fatto decapitare dal conte Ugolino perché autore di un complotto ...
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messa
Luigi Vanossi
Appare in Fiore LIII 4 giurando loro Iddio e tutti i Santi / ed anche il sacramento della messa, / che ciascuna farai gran baronessa, dove ‛ il sacramento della m. ' è naturalmente [...] l'Eucarestia. L'uso di giurare sull'ostia consacrata per conferire solennità alle proprie parole è confermato dal Boccaccio: " Io ti giuro in sul corpo di Cristo, che... " (Dec. VI 4 13).
Il precetto di Amico non ha riscontro nel corrispondente ...
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idra
In If IX 40 le Furie che appaiono sulle mura della città di Dite con idre verdissime eran cinte. Il fatto che se ne cingessero le Furie richiede necessariamente che D. pensasse a serpenti velenosi [...] (cfr. del resto Plinio Nat. hist. XXIX 4 " nullis serpentium inferiores veneno ": onde non ha ragione il Boccaccio quando dice: " ‛ Idra ' è una spezie di serpenti li quali usano nell'acqua, e però sono chiamate ‛ idre ', per ciò che l'acqua in greco ...
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pettine
Luigi Blasucci
Vocabolo adoperato in Fiore LII 12 E se lor doni, dona gioielletti / ... e pettini d'avorio e rizzatoi, a indicare precisamente il p. da donna, portato per ritenere i capelli [...] e insieme per ornamento: spesso, come nel nostro caso, di materia scelta, sì da costituire articolo adatto per donativi (cfr. Boccaccio Dec. IX 5 41 " faccendosi talvolta dare, sì come domandato dalla sua donna, quando un pettine d'avorio e quando ...
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Ravenna
Eugenio Chiarini
Pier Vincenzo Mengaldo
Topografia e storia. - R. si formò - forse fin dai tempi etruschi - ai margini di un'estesa laguna, " che un fascio di cordoni litorali... delimitava [...] ', v. G. Mesini, La tomba e le ossa di D., Ravenna 1965, 37-53.
Dopo i ‛ fedeli ' del citato " soddilizio " e il Boccaccio (v.) a cui spetta, tra i cultori di D. dell'orbita ravegnana, il posto più eminente, si ricordano: Giovanni di Conversino da ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....