I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] 1989: 380; Jezek 2003: 88):
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a. devo scendere / salire la spesa
b. non riesco a uscire il passeggino dalla porta.
Giamboni, Bono (1968), Il Libro de’ Vizi e delle Virtudi e Il Trattato di virtù e di vizi, a cura di C. Segre, Torino, Einaudi ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] nasale (m, n) in emiliano, in particolare a Bologna. R. aretina o guittoniana è quella di u con o aperta (bono : ciascuno), che può verificarsi con parole come alcono, ciascono, niono, che in aretino avevano una o.
L’imitazione della poesia in ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] a Giacomo da Lentini, Stefano Protonotaro, Guido delle Colonne e Pier della Vigna. In altra area, il notaio fiorentino Bono Giamboni, attivo nella seconda metà del Duecento, si cimentò in volgarizzamenti (➔ volgarizzamenti, lingua dei) dal latino e ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] storpiature che vengono attribuite, sempre nell’Orfeo, a un «pastore schiavone» (cioè slavo, dalmata): «State tenta, bragata! Bono argurio, / ché di cievol in terra vien Marcurio».
Questo atteggiamento di sostanziale apertura si manifesta anche nel ...
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MALATESTA, Onofrio
Domenico Proietti
Nacque a Palermo l'8 sett. 1665. Sulla sua vita si hanno scarse notizie, derivate in gran parte dal profilo biobibliografico redatto, negli anni della maturità del [...] ricerca erudita e modelli illuministici, che ha tra i suoi prodotti il Dizionario siciliano, italiano, latino di M. Del Bono (1751-54) e, specialmente, il Vocabolario etimologico siciliano, italiano e latino di M. Pasqualino (1783-85).
Fonti e Bibl ...
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Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] saremmo, secondo che sono le contrade ove non regne e governe (Giamboni 1968: 33).
Dante (1999), Vita nova, Milano, Mondadori.
Giamboni, Bono (1968), Il Libro de’ Vizî e delle Virtudi, in Il Libro de’ Vizî e delle Virtudi e Il Trattato di Virtù e ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] e note di F. Chabod, Einaudi.
Paolo Orosio (1849), Delle Storie contra i Pagani libri VII, volgarizzamento di Bono Giamboni, con note di Francesco Tassi, Firenze, T. Baracchi.
Migliorini, Bruno (1960), Storia della lingua italiana, Firenze, Sansoni ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] esprimeva un reale movimento:
(4) andrà per la terra e per lo nostro contado uccidendo e rubando e ardendo amico e nimico (Bono Giamboni, Fiore di Rettorica, cap. 36)
In seguito, esso è passato a indicare lo svolgimento di un’azione:
(5) E pur conven ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] foco, core, loco, a fronte di una equa alternanza di ➔ dittongo e ➔ monottongo in parole non marcate (ad es. bono / buono, véne / viene). Le succitate fonetiche non fiorentine, a cui si aggiunga quella toscana-orientale e dunque guittoniana, decidono ...
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Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] laddove l’italiano contemporaneo richiede obbligatoriamente un condizionale passato:
(12) sapea che sarei domandato [= sarei stato interrogato] (Bono Giamboni, Il Libro de’ Vizî e delle Virtudi, da Squartini 2010a: 540)
Questa funzione, che è ancora ...
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bono
bòno agg. – Variante pop. di buono. È forma frequente anche in molti composti, nei quali si oscilla tuttavia tra bono- e buono- (per es. bongustaio e buongustaio, bonavoglia e buonavoglia). In questo Vocabolario, quasi tutti questi composti...
pro bono pacis
locuz. lat. (propr. «per il bene della pace»), usata in ital. come avv. – Espressione che significa ed equivale all’ital. per amor di pace; si ripete spesso con riferimento a concessioni che si dichiarano fatte per evitare contrasti,...