Compositore di musica, nacque il 30 agosto 1769 a Correggio dove morì il 18 maggio 1832. Fu prima maestro di cappella a Correggio; si trasferì quindi a Torino, poi a Venezia, e infine a Milano (1792), [...] 1809), tradotti ripetutamente in diverse lingue.
Bibl.: A. Coli, B. Asioli, Milano 1834; D. S. Ancarani, Sopra alcune parole di CarloBotta intorno al metodo musicale di B. A., 1836; A. Amadei, Intorno allo stile della moderna musica da chiesa, 1841. ...
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Medico e giacobino piemontese (Giaveno 1751 - Spigno 1821). Membro attivo nella cospirazione repubblicana del 1794, che secondo B. doveva uccidere tutti i membri della famiglia reale, schivò la pena capitale [...] denunciando ogni cosa; nel 1800 fu liberato dal carcere di Ivrea dal compagno di cospirazione, CarloBotta. Emigrò a Tunisi, ove esercitò la medicina; rimpatriato, ottenne il posto di medico dei servi della corte reale. ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] il matematico G. Libri, A. Peyron, T. Mamiani, C. Botta, e con esponenti di primo piano del mondo accademico francese, come per i modi in cui era avvenuta. Dopo Novara l'abdicazione di Carlo Alberto e l'ascesa al trono di Vittorio Emanuele II, il G., ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] Nella sua Storia della guerra della indipendenza degli Stati Uniti d’America (1809) il piemontese CarloBotta impiega voci disusate (inciprignire «incrudelire»), espressioni popolareggianti attinte anche al patrimonio toscano cinquecentesco (dormirvi ...
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ANGELONI, Luigi
Renzo De Felice
Nacque a Frosinone nel novembre 1759, da Giovanni, ricco mercante originario di Villadadda, e da Lucrezia, Contini. Una grave disgrazia familiare (il padre fu colpito [...] e fatte proporre nel trigesimosecondo anno del nonodecimo secolo all'Italica Nazione e con ridicola autorevole prosontuosità dal dottor CarloBotta nella sua seconda infornata d'Italiche Storie, s.l.1832, in un violento articolo sul marsigliese Il ...
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BIANCHI, Nicomede
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Reggio Emilia il 15 sett. 1818 da Gaetano, farmacista, e da Maria Laurenti, frequentò le scuole dei gesuiti, manifestando al termine degli studi secondari [...] ], pp. 95-146), con cui, riprendendo la pubblicazione di inediti dello storico piemontese, già iniziata nel '62 (CarloBotta e Carlo Alberto, in Riv. contemporanea, XXVIII[1862], pp. 329-341), corregge in maniera convincente un errore di datazione di ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] che scrivono all’antica» – stigmatizzati in una nota dello Zibaldone del 1822 (cfr. Zibaldone 2395, a proposito dello storiografo CarloBotta). E si noti che, al contrario di quanto faccia nella sua prosa maggiore, Leopardi ricorre di frequente all ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] a Milano il Ragionamento di Tagliazucchi. Il piemontese CarloBotta, medico, storico e politico, scrisse nel 1809 e romanza (1976-2004), Roma, Salerno Editrice.
Dionisotti, Carlo (19772), Geografia e storia della letteratura italiana, Torino, ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] di reazionari e ‘austriacanti’. Lo dimostrano gli esempi di Basilio Puoti, CarloBotta, Luigi Angeloni, Giovanni Antonio Ranza. L’antifrancesismo compare in Rinaldo Carli, nell’intervento Della patria degli Italiani, così come lo si legge nella ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] questa evoluzione si ebbero a più riprese nel corso dell’Ottocento: già nel 1803, in un sonetto di stampo alfieriano, CarloBotta si scagliava contro i termini e costrutti francesi nella lingua degli uffici, e l’anno successivo Vincenzo Monti, nella ...
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figlicidio
s. m. Uccisione di un figlio o di più figli da parte di un genitore o di entrambi. ◆ Il figlicidio colpisce prevalentemente i bambini nell'infanzia o nella preadolescenza (il 56,7% delle vittime aveva meno di 10 anni): tra il 2004...
condotta
condótta s. f. [der. di condurre, nei varî sign. del verbo]. – 1. a. Ufficio del condurre e capitanare milizie, comando supremo: un esercito grossissimo militava sotto la c. dell’arciduca Carlo in Germania (Botta). b. Come termine...