RULLO, Publio Servilio (P. Servilius Rullus)
Arnaldo MOMIGLIANO
Noto come il tribuno della plebe che nel 63 a. C., l'anno del consolato di Cicerone, fece una proposta di legge agraria, a cui Cicerone [...] -Groebe, Geschichte Roms in seinem Übergange von der republicanischen zur monarchischen Verfassung, III, Lipsia 1906, p. 141 segg.; E. Ciaceri, Cicerone e i suoi tempi, I, Milano 1926, p. 192 segg.; Cambridge Ancient History, IX, 1932, pp. 483-86. ...
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Tribuno della plebe nel 56 a. C., cercò di restituire il trono di Egitto a Tolomeo Aulete; accusato, fu difeso da Cicerone del quale fu poi amico. Morì nel 44. ...
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Unità tipografica per la misura della forza di corpo dei caratteri, desunta da quelli dell’incunabolo delle Epistolae ad Familiares di Cicerone, stampato a Roma nel 1467 da C. Sweynheym e A. Pannartz. ...
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desiderabile
Fernando Salsano
" Da esser desiderato ", in Cv IV XII 6 tra cose buone o desiderabili esser dissi, traducendo da Cicerone (Par. I I 6). Secondo l'uso scolastico (v. APPETIBILE) ha significato [...] e valore sostantivo di " bene ": Per che vedere si può che l'uno desiderabile sta dinanzi a l'altro a li occhi de la nostra anima... ed è quasi punta de l'ultimo desiderabile, che è Dio... Sì che, quanto ...
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Letterato romano (109-32 a. C.); di nobile famiglia, seguace della filosofia epicurea, visse ad Atene dall'87 al 65: nelle guerre civili si mantenne neutrale; accrebbe le ricchezze ereditate col commercio [...] perduto, raccolta di notizie sugli avvenimenti di Roma dalla fondazione ai suoi tempi, e in greco un libro sul consolato di Cicerone. Fu il primo dei grandi editori romani e pubblicò libri latini e greci; particolarmente, dal 45 in poi, le opere di ...
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PROPAGO
W. Köhler
Personificazione della propagazione, il cui concetto fu dai Romani trasferito sovente alle persone e agli stati.
Secondo Cicerone la propagatio nominis (Tusc., i, 29) assicura l'immortalità. [...] Apuleio chiama Giove il propagator per eccellenza. Solo sotto Caracalla e Alessandro Severo compare sulle monete la propago imperii; entrambi gli imperatori tendono la mano alle loro consorti, come suggello ...
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TYMPANIS (Tympanis)
P. Moreno
Architetto greco del IV sec. a. C.
Il nome è ricostruito congetturalmente da un passo di Cicerone (De nat. deor., iii, 35): sarebbe l'autore del rogo funebre di Dionisio [...] I di Siracusa, morto il 367 a. C. Le notizie sulle onoranze stabilite per il padre da Dionisio Il risalgono a Philistos (Theon, Progymn., 2, p. 146; Plut., Pelop., 34) ed a Timaios (Athen., v, 49): il ...
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Nome umanistico dell'erudito Barthélemy Masson (Arlon, Lussemburgo, 1485 - Coblenza 1570). Insegnò dal 1533 al Collège Royal di Parigi, commentando soprattutto Cicerone; poi si stabilì a Coblenza (dal [...] 1542). Avversario della Riforma, che combatté in varî scritti polemici, intervenne alle diete di Spira (1544) e di Worms (1545) e ai colloquî di Ratisbona (1546) e di Worms (1557) ...
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Filologo classico e pedagogista (Tennstedt, Erfurt, 1707 - Lipsia 1781). Uno dei maggiori promotori in Germania del neoumanesimo; pubblicò un'edizione di Cicerone (1739, suppl. 1777) e un dizionario ciceroniano [...] (Clavis ciceroniana, 1777). Come teologo sostenne un'interpretazione dei fatti religiosi fondata esclusivamente sulle ricerche filologiche e storiche. Come pedagogista, sulle orme di J. M. Gesner, pose ...
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ORATORIA
Gino FUNAIOLI
Cesare GIARRATANO
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. Antichità classica. - Grecia. - Popoli riccamente dotati che ebbero intensità e libertà di vita politica, quale il greco o l'attico e il romano della progredita [...] di Falero, verso la fine del sec. IV a. C., è ancora un uomo che s'impone, ma "al sole e alla polvere, dice Cicerone, egli era uscito non già da una tenda di campo, sì dalle ombre d'una scuola, quella del dottissimo Teof asto". Dopo non ci sono più ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...