lessico e formazione delle parole
Giulia Lemma
Maurizio Trifone
L’insieme sempre mutevole dei vocaboli di una lingua
Il lessico è il complesso di tutte le parole che le persone usano per comunicare [...] termini delle scienze (alchimia, algebra, zero), parole riferite a cibi (albicocca, carciofo, melanzana, zucchero).
15°-17° secolo. Nel Cinquecento e nel Seicento la Spagna è una grande potenza politica e militare, il cui dominio raggiunge anche le ...
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DRAGO (Dracco, Dracon), Luigi Onorato
Elisa Mongiano
Di famiglia nizzarda, oriunda della Provenza, nacque a Sospello (Nizza) nel 1512. Compì studi giuridici, conseguendo il dottorato in diritto civile [...] Studi letterari e linguistici dedicati a P. Rajna nel quarantesimo anno del suo insegnamento, Firenze 1911, pp. 453-73; Id., Gli studi provenzali in Italia nel Cinquecento, Torino 1911, pp. 30, 51, 65 s., 121, 137.
E. Mongiano-M. Beretta Spampinato ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] di carattere metalinguistico, che diventano frequenti nel periodo cruciale per la fondazione di una grammatica italiana, ossia nel primo Cinquecento. Ci si riferisce a una famosa pagina del Polito di Claudio Tolomei (1525), pubblicato con il nome ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] avanzare?).
Il romanesco moderno rappresenta l’originale esito di un processo di toscanizzazione piuttosto intenso, subito a partire dal Cinquecento da una varietà, quella romana medievale, che era molto vicina ai dialetti mediani (cfr. § 2.3), e che ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] precedenti al contatto col francese (sempre più intenso a partire da metà Seicento), in partic. quelli del Cinquecento, che Leopardi considerava l’apogeo della lingua e della letteratura italiana (Zibaldone 691-692).
L’aspetto complessivo della ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] , le grammatiche attuali), altri offrendo lunghe spiegazioni in forma di elenco di indicazioni utili, come faceva Bartoli. Nel Cinquecento, secolo delle prime grammatiche, questa strada è seguita, per es., da Lodovico Dolce, correttore in tipografia ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] Si tratta della riduzione a libro di una serie di dieci grandi tavole (circolante nei primi decenni del Cinquecento), dove erano elencati «in flessibile e autonomo ordine alfabetico circa centocinquanta proverbi, sentenze e modi di dire» (Cortelazzo ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] sopravvissute sono, ad es., le forme invariabili mie, tuo, suo e i plurali mia, tua, sua del fiorentino del Quattrocento e del Cinquecento – come in (45-47) – e le forme tui e sui – in (48) – dell’antica forma poetica (che tuttavia si trovano quasi ...
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I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. [...] influsso germanico in Friuli, il Quattrocento, i verbi sintagmatici erano quasi inesistenti in friulano, e solo nel Cinquecento se ne hanno le prime sporadiche attestazioni: bisogna aspettare fino alla metà dell’Ottocento per la piena affermazione ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] .
E ancora: i gerghi emiliano-romagnoli (Menarini 1941; Borgatti 1925); l’amaro, voce già presente nel furbesco del Cinquecento, diffusa in tutte le regioni padane, usata da ladri, venditori ambulanti, girovaghi e passata in molti gerghi artigiani ...
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cinquecento
cinquecènto agg. num. card. [comp. di cinque e cento], invar. – 1. Numero formato da cinque volte cento, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 500, nella numerazione romana D): alla velocità di c. km orarî. 2. Come s. m....
cinquecentista
agg. e s. m. e f. [der. di cinquecento] (pl. m. -i). – Del Cinquecento, vissuto nel Cinquecento (cioè nel sec. 16°); si dice comunem. di scrittori o artisti: i poeti c.; uno scultore c.; i nostri maggiori c.; anche, come sost.,...