GATTO (dal lat. cattus [Palladio] di origine celtica; lat. scient. Felis; fr. chat; sp. gato; ted. Katze; ingl. cat)
Oscar DE BEAUX
Nino BABONI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
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Nome volgare applicabile [...] nei quali la malattia riveste quasi sempre il carattere di rabbia furiosa.
La tubercolosi è senza dubbio la malattia più diffusa per il gatto che vive in città. L'infezione è di solito sostenuta dal bacillo di Koch tipo umano, che trova quali sedi di ...
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. Il Lago d'Averno (A. T., 27-28-29), di natura craterica, si trova in Campania, nei Campi Flegrei. a circa 2 m. sul livello del mare. Ha forma press'a poco ovale e occupa una superficie di kmq. 0,55 (massima [...] ma anche quelle fosse artificiali che si scavavano in ogni città, costruita secondo le regole della limitazione, nel punto d' o mescolando con esse, già al tempo di Cicerone era assai diffusa la credenza che l'anima non sopravviva al corpo (Lucr., ...
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Le isole Caroline, che vengono di solito raggruppate con le Palau (v.), si stendono fra le Filippine e il 165° E. coprendo perciò uno spazio di circa 30° di longitudine, o 2000 miglia. A nord sono le isole [...] sulla spiaggia dalla nota formazione della Ipomaea pes-caprae, così diffusa nelle regioni tropicali ed accompagnata da I. litoralis e Vigna Saragozza, a Barcellona, a Cadice e in altre città. Bismarck, pure riaffermando le ragioni per cui riteneva l ...
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(VIII, p. 511; App. II, i, p. 488; III, i, p. 292; IV, i, p. 340; V, i, p. 646)
Geografia umana ed economica
di Claudio Cerreti
Popolazione
Nonostante i molteplici sforzi fatti dal governo cambogiano, [...] nella zona nord-occidentale della C., attorno alla città di Pailin, autentica enclave all'interno dello Stato la campagna elettorale fu condizionata da un clima di violenza diffusa (soprattutto nelle campagne, spesso al di fuori del raggio ...
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Nacque a Nicomedia, in Bitinia, intorno al 95 d. C., da famiglia greca di buona condizione: già il padre suo aveva ottenuta la cittadinanza romana. Dopo aver ricevuto in patria un'accurata educazione ed [...] Cyneg.,1, 4: dove dice d'essere omonimo a lui e della stessa città e d'essersi come lui occupato, fin da giovane, di caccia, di trascurare del tutto la materia leggendaria, ormai tanto diffusa e popolare; anche perché forse egli aveva coscienza ...
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MOBILITA IN AREE URBANE
Agostino Nuzzolo
MOBILITÀ IN AREE URBANE. - Evoluzione del modello generale di mobilità nelle aree urbane. I modi di trasporto innovativi. Car sharing. Bike sharing. Ride sharing [...] ., veicoli elettrici).
Bike sharing. – È un servizio di mobilità analogo al car sharing, nato negli anni Sessanta e ormai diffuso in oltre 600 città del mondo, con i migliori esempi a Parigi, Londra e Washington, e in alcune grandi aree urbane cinesi ...
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MILL, John Stuart
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giulio CAPODAGLIO
Filosofo ed economista inglese, nato a Londra il 20 maggio 1806, morto ad Avignone l'8 maggio 1873. Educato dal padre James (v.), [...] gli rimase di vita nella villa di Saint-Véran, presso quella città, immerso nello studio e nel lavoro. Serbò tuttavia l'interesse per se essi saranno prudenti. Non fortune enormi, ma diffusa ripartizione della ricchezza, lavoratori bene pagati, gran ...
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Tōkyō
Livio Sacchi
La città sicuramente più grande e popolosa del mondo economicamente sviluppato è diventata un vero e proprio fenomeno urbano, e pure oggetto di eccezionale interesse dal punto di [...] statuto ordinario (ken), Kanagawa a SO (al cui interno si colloca la grande città di Yokohama), Saitama a N e Chiba a E. La National Capital Region, L'infrastruttura ferroviaria è quella più imponente e diffusa. T. è al centro di una rete efficiente ...
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. È l'educazione dei sessi in comune: la sua forma più frequente e di cui più si discute, è la coeducazione in scuole promiscue, o coistruzione.
Storia. - Precursori del sistema possono essere considerati [...] descrittori di stati utopistici, da Tommaso Campanella nella Città del Sole - anzi, addirittura da Platone nel 'applicazione del sistema. Nella stessa Inghilterra la coeducazione si è diffusa anche nelle scuole secondarie di stato, delle quali ve n' ...
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Accampamento o campo militare dei Romani (sulla pianta e distribuzione di esso v. accampamento; cardine; castello). L'origine dei castra romani è stata a lungo discussa e controversa. Da molti oggi ancora, [...] il loro commercio, costituendo così il primo nucleo di città che spesso salirono a grande importanza (Apulum in Dacia, del castello e tutti gli obblighi relativi, vera e diffusa aristocrazia minore del contado, giunse gradatamente attraverso i ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...