L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] 189-206.
Magno Caldognetto, Emanuela, Ursini, Flavia & Poggi, Isabella (2004), Italiano parlato o comunicazione multimodale? (Le ragioni di un successo), in Il parlato italiano. Atti del convegno nazionale (Napoli, 13-15 febbraio 2003), a cura di ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] totale).
Il vocalismo tonico del fiorentino antico – la varietà che costituisce il fondamento dell’italiano – si è sviluppato a partire dal suddetto sistema romanzo comune, di cui riproduce fedelmente lo schema qualitativo a sette vocali:
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] parlate nelle corti, indusse alcuni letterati del Cinquecento a proporre la cosiddetta lingua cortigiana come lingua letteraria comune d’Italia, in alternativa al modello toscano (➔ cortigiana, lingua).
La Sardegna costituisce un caso unico in ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] ma in parte, come quest’ultima, ‘inquinata’ da influssi gallo-italici (cfr. Devoto & Giacomelli 1972: 82) – e a /d/: [voˈlede] «volete», [senˈtido] «sentito») e, fatto comune alla subarea osimana-loretana, la chiusura di /o/ in /u/ fuori d’ ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] , diverse dalle altre per lingua e cultura, e definite oggi, nel loro insieme, la Lombardia siciliana (➔ gallo-italica, comunità). Ma un fatto altrettanto notevole è che esse sono il resto di una presenza un tempo – come dimostrano le ricerche ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] possibilità di unirsi a Milano per realizzare un dizionario comune, rifiutò di collaborare (cfr. Vitale 1978: 389;
I due maggiori dizionari dell’uso di cui si disponga oggi per l’italiano, il GRADIT di Tullio De Mauro e il VIT di Aldo Duro, sono ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] il quale in molti luoghi è chiamato dogana, tenuta per lo comune o per lo signor della terra, le portano» (VI, 6 Leoni et al., Bologna, il Mulino, pp. 167-201 (poi in Id., Italia linguistica delle origini, a cura di V. Coletti et al., Lecce, Argo, ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] e tanto in contesti informali, quanto in quelli di media formalità. Non è difficile accorgersi che, nell’Italia di oggi, queste sono situazioni comuni, nelle quali si riconosce la maggior parte dei parlanti, e che emergono perfino in rete (➔ Internet ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] . External arguments in change-of-state contexts, Amsterdam, John Benjamins.
Serianni, Luca (1989), Grammatica italiana. Italianocomune e lingua letteraria, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET.
Siller-Runggaldier, Heidi (2003 ...
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I testi espositivi sono un tipo di testo (➔ testo, tipi di) la cui funzione principale consiste nel trasmettere un sapere. Per questa funzione, essi vengono anche chiamati testi informativi (Combettes [...] Didattica ed educazione linguistica, a cura di F. Camponovo & A. Moretti, Firenze, La Nuova Italia, pp. 125-144.
Sabatini, Francesco (1985), La comunicazione e gli usi della lingua, Torino, Loescher.
Serianni, Luca (2003), Il testo scolastico, in ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...
comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...