Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] molla dell'evoluzione umana nella morale, forza integratrice della comunità. Quest'ultima, che ha raggiunto il suo più sociale" (L'État et l'individu, 1885), al francese Georges Renard (Régime socialiste, 1898), all'americano Ernest Untermann ...
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Elites
Giorgio Sola
di Giorgio Sola
Élites
sommario: 1. Introduzione. 2. Chiarimenti e definizioni. 3. Come si individuano le élites. 4. Prospettive e temi di ricerca. 5. Le élites nella società. 6. [...] secolo la società contemporanea, nata dalla Rivoluzione francese e dalla rivoluzione industriale, è stata attraversata da l'attenzione sulle élites che esercitano il potere nelle città e nelle comunità locali (v. Aiken e Mott, 1970; v. Della Porta, ...
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Conflitti etnici e religiosi
Lucio Caracciolo
di Lucio Caracciolo
Conflitti etnici e religiosi
sommario: 1. Introduzione. 2. La fine della guerra fredda e le sue conseguenze. 3. In morte della Iugoslavia. [...] . Riprendendo il titolo di un libro di un giornalista francese, Jacques Merlino (v., 1993), in quella tragedia " l'etnonimo che è stato loro attribuito, e tanto meno una qualche identità comune" (ibid., p. 27).
Non solo: a seconda delle scuole di ...
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Comparativo, metodo
Neil J. Smelser
Introduzione
Il metodo comparativo è ormai entrato nel novero dei metodi tradizionalmente usati nelle scienze sociali e comportamentali. Nei libri di testo e nei [...] metodologico, ampiamente articolato, elaborato dal sociologo francese.
3. L'analisi 'intermedia' tra i due indirizzi appena descritti consiste in un confronto tra differenti costellazioni di forze comuni (per esempio conflitti di classe, strategie ...
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Positivismo e neopositivismo
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Positivismo e neopositivismo
Positivismo e società industriale
Il rapporto con il processo di costituzione delle scienze sociali è essenziale, [...] riorganizzazione' della società dopo gli sconvolgimenti della Rivoluzione francese e il lungo periodo delle guerre napoleoniche. Non , è stato messo in crisi dal sorgere dei Comuni e dallo sviluppo della scienza moderna; la Riforma protestante ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Conformismo
Pier Paolo Portinaro
Definizione del concetto
Per conformismo s'intende ogni modalità di condotta che, per effetto di una pressione sociale esercitata dalla collettività o da gruppi in essa [...] la Chiesa anglicana non è però figlia della pressione riformatrice della comunità dei credenti o di una rivolta dal basso, bensì di un società a imporre norme di condotta. Allo studioso francese appare evidente il nesso tra l'avanzare dell'eguaglianza ...
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Il Mediterraneo
Francesco Benigno
Il Mediterraneo non è un’espressione geografica, non indica solo una regione, e meno ancora il mare da cui prende il nome. È invece un’idea evocativa, espressa simbolicamente, [...] contestato, almeno in parte, e rivisto. Lo stesso anno in cui moriva lo storico francese, il 1985, veniva a mancare anche il grande studioso delle comunità ebraiche nel mondo arabo medievale Shelomo Dov Goitein. Coetaneo di Braudel (era nato due ...
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Xenofobia
Simonetta Tabboni
Definizione del concetto
Xenofobia (da ξένοϚ, straniero, e ϕόβοϚ, paura) significa paura dello straniero, paura che si manifesta attraverso comportamenti e atteggiamenti [...] established/outsiders è elaborato nell'ambito di una ricerca di comunità - cui viene dato il nome di Winston Parva - non facciano con i loro comportamenti reali. La xenofobia francese sembra esprimere la paura di perdere un'identità culturale che ...
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Notabili
Giorgio Sola
Il termine 'notabili': storia e applicazioni
Per quanto il termine 'notabili' sia comunemente adoperato, persino nelle inchieste giornalistiche e televisive, in riferimento a persone [...] prende il nome si manifestano originariamente entro le comunità locali, come dimostrano le forme di democrazia pre-rivoluzionaria: l'Assemblea dei notabili del 1787, in La società francese dall'ancien régime alla Rivoluzione (a cura di C. Capra), ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa [...] di cui si è fatta portatrice la borghesia francese nel periodo rivoluzionario, sono solo falsamente universali, . In questo caso, come in molte spiegazioni simili, di senso comune, che intendono i valori come 'mistificazioni' o 'coperture' di ...
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comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...
comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...