È detto presente storico il ➔ presente indicativo usato per fare riferimento a eventi anteriori al momento dell’enunciazione. Si tratta di un uso traslato, o metaforico, del presente (Bertinetto 1997), [...] a quello del perfetto semplice (equivalente a un piuccheperfetto) a esprimere l’anteriorità, e del futuro (equivalente a un condizionale composto) a esprimere il futuro nel passato, formando un vero e proprio piano temporale autonomo:
(3) Stavamo ...
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Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] ho e devo o debbo; l’imperfetto in -ìa (avìa, volìa ecc.), invece che in -éa, per i verbi della seconda coniugazione; il condizionale in -ìa (avrìa, vorrìa, potrìa ecc.), invece che in -èi; il passaggio di ó a ù e di é a ì in parole condizionate ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] conservazione dei nessi con l (platio, occlu, ecc.), i pronomi tebe (< tibi) e sebe (< sibi), il condizionale boltiera «vorrei». Nel Ritmo su Sant’Alessio, accanto ai molti fenomeni linguistici presenti anche nel Ritmo cassinese, spiegabili con ...
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La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un [...] europee i m. sono per lo più limitati a tre, indicativo, congiuntivo e imperativo, o al più a quattro, con il condizionale: vi è però una diffusa tendenza, specialmente nelle lingue germaniche e slave, e nella lingua parlata, a ridurre i m. ai ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] in direzione dell’analiticità, di segno diverso sono, al punto di arrivo, le vicende del ➔ futuro e del ➔ condizionale italiano: il secondo del tutto nuovo, a coprire parte della funzionalità del congiuntivo latino. In questo caso, l’evoluzione di ...
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Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un [...] ➔ substandard e colloquiale; ➔ colloquiale, lingua) sia nell’apodosi, al posto del trapassato congiuntivo e del passato condizionale, soprattutto in riferimento al significato modale d’irrealtà (➔ modalità; cfr. Bertinetto 1991: 110; Mazzoleni 1992 ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] (➔ modi del verbo); ➔ aspetto (➔ coniugazione verbale). Si distinguono quattro modi finiti (indicativo, congiuntivo, imperativo, condizionale) e tre modi non-finiti (infinito, gerundio, participio). Infinito e gerundio non sono declinabili, mentre il ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] figura l’uso del presente in luogo del passato (17-18), del presente in luogo del futuro (19), dell’indicativo in luogo del condizionale (20):
(17) facevano un tumulto, il qual s’aggira (Inf. III, 28)
(18) si torse sotto il peso che li ’mpaccia (Purg ...
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La varietà algherese del catalano è parlata ad Alghero (in catalano L’Alguer o, con nome storico vezzeggiativo, Barceloneta), città nella Sardegna nord-occidentale. La popolazione di Alghero, frazioni [...] verbi in -ar (cantau «cantate»); la presenza di temi con /g/ nell’infinito, nel futuro e nel condizionale (volguer «volere», donguereu «darete», dolgueriva / dolgueria «dispiacerebbe»; ➔ epentesi); la formazione del perfetto con gli ausiliari haver e ...
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Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] costituita da non. Il fenomeno si presenta soprattutto con le comparative di maggioranza al ➔ congiuntivo o al ➔ condizionale, dove ha la funzione di segnalare la presenza di una implicitazione pragmatica negativa (Manzotti & Rigamonti 1991: 298 ...
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condizionale
agg. [dal lat. tardo (dei grammatici e dei giuristi) conditionalis, der. di conditio -onis «condizione»]. – In genere, che esprime condizione, che è sottoposto a una condizione: clausola c. di un contratto; liberazione c. (v....
condizionalismo
s. m. [dall’ingl. conditionalism, der. di conditional «sottoposto a condizione»]. – Nel linguaggio teol., dottrina, respinta da quasi tutte le confessioni cristiane, secondo la quale l’immortalità non è inerente all’anima,...