LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] favore con cui erano accolte in Italia centrosettentrionale. Tanto l'onomastica quanto l'iconografia dimostrano la conoscenza della letteratura francese in Italia meridionale, ma mancano qui produzioni autonome. I poeti provenzali non riscuotono ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] : stultissimi homines èreso con "codesti cervelli di gatta". Dignitosa, invece, e meritoria in quei tempi di scarsa conoscenza del greco, la versione dell'Apologetico di Gregorio Nazianzeno (Verona 1787, rist. in Opuscoli greci e latini..., pp ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] , alla fine del 1513 l'A. decise di passare ad una attività più redditizia e non gli fu difficile, utilizzando le conoscenze e la fama che si era fatta, assumere il ruolo di segretario del procancelliere di Francia, il vescovo di Parigi, Etienne ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] tra due persone è impossibile se esse non hanno almeno, oltreché una lingua in comune, anche un capitale di conoscenze condiviso. La disponibilità di frames ha una straordinaria funzione: permette all'emittente di dire molte cose con poche parole ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] al cielo») nel Credo appreso nei corsi di catechismo e soprattutto recitato durante la messa. La stabilità raggiunta nella conoscenza dei fedeli o nella lingua comune da altre formule analoghe o da altri termini specifici ha indotto i revisori dei ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] (2000), Proprietà valenziali e criteri di descrizione lessicografica: un caso di alternanza argomentale, in Classi di parole e conoscenza lessicale, a cura di R. Simone, «Studi italiani di linguistica teorica e applicata» 29, pp. 219-242.
Malchukov ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] di cui si dirà poco più avanti – è generalmente scarsamente integrata. Qualche termine si è diffuso attraverso la migliore conoscenza della cucina medio-orientale: a parte il cuscus di cui si ha notizia già in pieno Cinquecento (Mancini 1992b: 127 ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Lo studio della lingua: la fonologia
Edwin G. Pulleyblank
Lo studio della lingua: la fonologia
La Cina generò il proprio sistema di scrittura nel secondo millennio [...] con le rime del Qieyun in cui esse comparivano.
Nell'XI sec., durante la dinastia dei Song settentrionali, la conoscenza della fonologia delle tavole di rime non era più limitata soltanto ai circoli buddhisti. Il letterato Shen Gua (1031-1095 ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] di domanda o di dubbio (domandare, chiedere, dire, sapere, indovinare, ignorare, pensare), di percezione o di conoscenza in forma negativa (non vedo, non so) vengono definite interrogative indirette (➔ interrogative indirette).
A differenza delle ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] ditte di surgelati scrivano su certe confezioni bietole erbette o bieta erbetta è una scelta pratica che risponde alla conoscenza di usi diversi esistenti. D’altra parte il fatto che in italiano ci siano forme varie concorrenti come intravedere ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...