Conflitti etnici e religiosi
Lucio Caracciolo
di Lucio Caracciolo
Conflitti etnici e religiosi
sommario: 1. Introduzione. 2. La fine della guerra fredda e le sue conseguenze. 3. In morte della Iugoslavia. [...] and the rest, come l'annuncio di un Occidente chiuso inse stesso a protezione della sua frontiera di civiltà. Secondo alcuni vita perché possiamo convivere. Una convivenza nazionale è una cosa bellissima, ma - questo lo posso dire apertamente - ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] di uno o più enti finiti, ma non è propriamente una cosa, dal momento che non è un ente categoriale anche se a un ente categoriale deve comunque essere pur sempre riportato, poiché è in definitiva a una qualche forma di essere con esso connessa che ...
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GIOVANNI XXII, papa
Christian Trottmann
Jacques Duèse (Jacme Duesa), figlio di Arnaud, nacque a Cahors nel Sudovest della Francia, intorno al 1244 da una famiglia molto abbiente della borghesia cittadina.
Minuto [...] "quando" i beati avrebbero visto Dio, e l'impostazione del papa rifletteva lo spirito del giurista. Sein effetti le anime dei santi vedono già Dio, cosa aggiungerà il giorno del giudizio? Una stessa causa può forse essere giudicata due volte da un ...
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Sette religiose
Jean-François Mayer
di Jean-François Mayer
Sette religiose
Introduzione
La ricerca è talvolta chiamata a confrontarsi su argomenti che suscitano discussioni violente e appassionate: [...] strade eterogenee, multiformi e incerte, avendo a proposito di una stessa cosa ora un'opinione, ora un'altra" (V, 20, 2) e o la Chiesa dell'unificazione fondata da Sun Myung Moon, se si pensa in particolare a quei loro membri che vi sono impegnati a ...
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BOHIER, Pietro (Petrus Boherius, Boherii, Boerii)
Enzo Petrucci
Originario di La Retorte (comune del distretto di Carcassona, dipartimento dell'Aude), nella Francia meridionale, nacque presumibilmente [...] Bliemetzrieder, p. 44). Per prima cosa il B. vuol chiarire che cosa si intenda per concilio generale e spiega del Commento al Liber Pontificalis, il B., mentre esaltava il valore insé del Liber, di cui indicava al re un triplice significato morale ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] in essere per mezzo suo. Eusebio non fuoriesce dall’impostazione diadica propria del medioplatonismo, cosa che un profondo e intrinseco significato simbolico che riassume e assorbe insé i tratti della Chiesa spirituale che nei cieli già celebra ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] 8, come scrive Francesca Sofia, chiedendosi poi che cosa significasse «assimilarsi a un sistema di valori, piuttosto , sottolinea Mosse, che pure avevano insé gli anticorpi per reagire al razzismo, non sono state in grado di farlo e ne sono anzi ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. I primordi dell'Impero
Anne Cheng
I primordi dell'Impero
Quando il Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi) riuscì a unificare per la prima volta i principati dei [...] non ha realtà indipendente e non ha esistenza insé, può essere considerato come vuoto, ma in quanto fenomeni, le cose godono anche di un'esistenza temporanea e afferrabile con i sensi. Il fatto che una cosa sia allo stesso tempo vuota e provvisoria ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La magia naturale
Vittoria Perrone Compagni
Definizione di magia naturale
Con Giordano Bruno (1548-1600), o poco dopo, sembra chiudersi per sempre la grande stagione della magia naturale, «contemplazion [...] magia superstiziosa: poiché la valutazione morale non pertiene alla scienza insé, ma risiede nel ruolo che il mago si riserva e di una struttura metafisica originaria («la forma dunque, come cosa la più eccellente di tutti, è forza che venghi da ...
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Innocenzo I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Anastasio. Secondo il Liber pontificalis nacque ad Albano e il padre si chiamava, come lui, Innocenzo. Girolamo, invece, lo definisce "filius" [...] e in quella circostanza i pagani chiesero al "praefectus urbi" di poter celebrare solenni sacrifici alle loro divinità, cosa allora di tutte le Chiese" che Paolo dichiarava di avvertire insé. Egli rilevava che i vescovi conciliari, nel consultarlo, ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...