GADDI, Taddeo
E. Neri Lusanna
Pittore attivo a Firenze nella prima metà del Trecento, immatricolato nell'Arte dei medici e speziali nel 1330 ca. (Firenze, Arch. di Stato, Arte dei medici e speziali, [...] (1966) e di Ladis (1982).Tuttavia, il costante riferimento all'opera di Giotto, sebbene assecondi un' cura di F. Benedettucci, Roma 1991, pp. 45, 115; Vasari, Le Vite, II, 1967, pp. 203-215; id., Le Vite de' più eccellenti pittori scultori ed ...
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KOUNELLIS, Jannis
Giorgia Gastaldon
Nacque al Pireo il 23 marzo 1936, da Grigoris e da Evaggelia Venou.
Nella Grecia dei conflitti
La famiglia d’origine apparteneva, negli anni antecedenti la seconda [...] perfettamente lucidate, pulite e autoreferenziali. Nella costante ricerca di un rapporto arte-verità l’ I (1968), 2, p. 11-14; C. Cintoli, Se sono cavalli sono K., ibid., II (1969), 2, pp. 37 s.; M. Volpi, “I Testimoni” al Teatro stabile di Torino, ...
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OTTOMANI
G. Goodwin
Dinastia islamica che assunse il controllo dello Stato turco tra il sec. 14° e il 20°, fondata dal padre dell'eponimo Osman, Ertoğrul, figura patriarcale di un gruppo di pastori [...] di Ertoğrul a Söğüt, che è stata ricostruita da ῾Abdülhamid II nel sec. 19°, rimangono le tracce dell'edificio originario, si intersecano per dare la sensazione di un cielo in costante movimento. Il rivestimento ceramico del mausoleo e del suo miḥrāb ...
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PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore
Anna Bisceglia
PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore. – Figlio del medico fiorentino Battista Penni (Ferrari, 1992, pp. 11, 113), nacque a Firenze con buone [...] Chathsworth House (Gnann - Oberhuber, 1999), indicano il costante sforzo d’imitazione dell’euritmia e della grazia del postuma di G. Poggi, a cura di P. Barocchi - R. Ristori, II, Firenze 1967, pp. 239 s.). Riguardo al ruolo di Penni, John Shearman ...
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NINO PISANO
A. Moskowitz
Scultore e orafo toscano operante nel corso del Trecento, figlio di Andrea Pisano, documentato tra il 1349 e il 1368, ma probabilmente attivo nella bottega del padre già dal [...] esse è datata. Altre tre opere scultoree gli vennero attribuite da Vasari (Le Vite, II, 1967, pp. 158-159), mentre una messe di statue e di rilievi è discostato da quella che virtualmente è una costante nelle opere di Andrea, ovvero l'equilibrio ...
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GIOVANNETTI, Matteo
Walter Angelelli
Non si conosce la data di nascita di questo pittore viterbese, del quale si hanno notizie tra il 1322 e il 1369.
Il nome del G. ricorre in alcune lettere dei papi [...] secondo una propensione ritrattistica che rimarrà costante anche nelle successive prove del maestro pp. 3-42; R. Van Marle, The development of the Italian schools of painting, II, The Hague 1924, pp. 311-317; G. Colombe, Au palais des papes. Les ...
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Acri
D. Jacoby
Z. Jacoby
(od. San Giovanni d'Acri; ebraico 'Akkō; arabo 'Akkā)
Città sulla costa di Israele, a N della baia di Haifa, fondata al principio del secondo millennio a.C. a km. 1 ca. a E [...] dai musulmani, e anche a una immigrazione costante, proveniente dall'Occidente, stimolata dalla prosperità crescente 1686 (Parigi, BN, Section géographique G.DD. 226, fol. II) - dove appare sotto la denominazione di palazzo del Gran Maestro - ...
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DADDI, Bernardo
Giovanna Damiani
Figlio di Daddo di Simone, originario del Salto nel Mugello, pittore, immatricolato a Firenze, all'arte dei medici e speziali, il suo nome è segnato alla fine del registro [...] rapporto con il figlio, che costituirà un motivo costante e distintivo della sua produzione e di quella del 30 s.; J. A. Crowe-G. B. Cavalcaselle, A History of Painting in Italy, II, London 1903, pp. 177-80; G. G. Vitzthum, B. D., Leipzig 1903; A ...
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CANINA, Luigi
Werner Oechslin
Quinto figlio di Giacomo Camillo e di Maddalena Robusti, nacque a Casale Monferrato il 24 ott. 1795; fu educato dapprima nel collegio agostiniano della vicina Valenza, [...] un monumento della via Appia, che documenta così il costante interesse archeologico del Canina. Erano però molti gli obblighi sul progetto del Sacconi per il monumento a Vittorio Emanuele II.
È infine ancora da precisare la collocazione del C. ...
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CORONA
E. Zanini
La c., ornamento del capo di forma circolare spesso in metallo prezioso, fu nel Medioevo il più importante segno di sovranità delle monarchie occidentali. Gli esempi conservati sono [...] re Liutprando (712-744) l'aurea corona costituiva una componente costante dell'apparato di un sovrano longobardo; egli volle deporla sulla Jahrtausends, a cura di A. van Euw, P. Schreiner, Köln 1991, II, pp. 161-173; R.J. Lilie, s.v. Krönung, in RbK ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). Assume varie qualificazioni (alcune...