Grammatico latino (sec. 5º-6º d. C.) di Cesarea in Mauritania; visse a Bisanzio, dove insegnò lingua latina sotto l'imperatore Anastasio. Compose la maggiore opera di grammatica latina a noi pervenuta, [...] nel Medioevo, e certa sua terminologia e altre particolarità tecniche sopravvivono tuttora. Compose varî altri scritti minori: sulla derivazione dei numeri romani da quelli greci; sui metri delle commedie di Terenzio; l'esegesi grammaticale del primo ...
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IN- [PREFISSO]
Il ➔prefisso in- (dal latino in-) può assumere in italiano due diversi valori.
• Può indicare mancanza, privazione, contrarietà, opposizione in parole derivate dal latino (inutile, insano) [...] o da un aggettivo
pantano ▶ impantanarsi
geloso ▶ ingelosirsi
oppure per formare verbi da altri verbi: in questi casi la derivazione è per lo più avvenuta già in latino e il prefisso conserva il valore originario della preposizione in ‘dentro ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] espressione si fa riferimento a un particolare e nutrito gruppo di nomi (➔ nomi) che, avendo subito un processo di derivazione da una parola di base, hanno assunto un particolare significato. Descrivere questo significato però non è cosa facile (come ...
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Filologo e archeologo (Kutaisi 1865 - Leningrado 1934); prof. (1902) di filologia armena e georgiana all'univ. di Pietroburgo, presidente (1919) dell'Accademia per la storia della "cultura materiale". [...] . Attaccato come "borghese" nel 1929, accentuò poi i legami tra le sue ipotesi glottogoniche e idee di derivazione marxista: negando le migrazioni etniche, la poligenesi linguistica, la discendenza genealogica e le famiglie linguistiche, respinse il ...
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La figura etimologica è una figura retorica grammaticale e insieme semantica che consiste nell’accostamento di due parole aventi la stessa radice (da cui il lat. figūra etymologĭca per indicare una medesima [...] etimologica, l’affinità di forma viene però determinata dalla presenza di una stessa radice per origine di etimo o per derivazione (come nelle espressioni vivere la vita, morire di una morte, amare di un amore, sognare un sogno, ecc.). La figura ...
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REGOLA O REGOLO?
Sono due sostantivi di genere diverso che derivano (più o meno direttamente) dallo stesso etimo.
• Il femminile regola (dal latino regulam) significò dapprima ‘assicella di legno, regolo’ [...] utilizzata per tirare linee diritte’ e anche uno ‘strumento che permette di eseguire molte operazioni matematiche’ (per derivazione dal verbo regolare)
Ho proceduto segnando sui muri perimetrali della casa una riga ad una altezza di circa due ...
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(o Tuaregh) Popolazione berbera dell’Africa sahariana diffusa in Algeria, Niger, Mali e Libia. I T. sono tradizionalmente pastori nomadi, ma molti di loro si sono sedentarizzati a partire dal 1960. Il [...] famiglia camito-semitica (detta anche afroasiatica). Il t. è caratterizzato da una morfologia flessiva estremamente complessa: la derivazione nominale e verbale è basata, secondo una caratteristica delle lingue semitiche, su un sistema di radicali ...
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LINGUISTICA
Alberto Zamboni
(XXI, p. 207; App. II, II, p. 210; IV, II, p. 344)
Il tratto prevalente dell'ultimo decennio è dato dall'accentuazione della dialettica tra l'approccio di carattere formale [...] del generativismo classico che ne ha riproposto la centralità e comunque l'autonomia rispetto alla sintassi nel modello lessicalista derivato da M. Halle e soprattutto da M. Aronoff (1976), che nell'ambito della teoria standard estesa propone infatti ...
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Gli aggettivi di relazione (o relazionali) sono un particolare tipo di aggettivi denominali (cioè derivati da nomi). La loro peculiarità risiede nel fatto che non denotano proprietà, ma indicano entità [...] da nomi non-referenziali (si veda, ad es., Bally 1944). La necessità che i nomi da cui questi aggettivi sono derivati siano non-referenziali ha conseguenze sull’uso degli aggettivi stessi. Si considerino le seguenti coppie di esempi:
(15) risorse d ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] significato.
La reduplicazione è solitamente trattata come fenomeno morfologico: per l’italiano si tratterebbe di una strategia di ➔ derivazione (Scalise 1994: 297) e non di ➔ flessione (come accade, per es., nelle lingue indonesiane, in cui è usata ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.