Il trapassato remoto è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che indica principalmente un evento compiuto in un passato immediatamente prossimo a un altro evento passato, in generale espresso dal [...] verbale, aggettivale, avverbiale. La subordinazione).
Rohlfs, Gerhard (1969), Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 3º (Sintassi e formazione delle parole) (1a ed. Historische Grammatik der ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] ; A. Valentini, Tübingen, Narr, pp. 207-218.
Rohlfs, Gerhard (1969), Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 3º (Sintassi e formazione delle parole) (1a ed. Historische Grammatik der Italienischen ...
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Biologia
Sintesi enzimatica di RNA su uno stampo di DNA. Nelle cellule di tutti gli organismi viventi, la t. dell’RNA è una tappa obbligatoria per la sintesi delle proteine e consiste in una reazione di [...] in questa funzione. Si parla quindi di t. di una lingua priva di tradizione scritta (per es., di uno dei nostri dialetti), di t. di una lingua normalmente scritta in un alfabeto diverso (per es., del russo dall’alfabeto cirillico in quello latino ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] da romanisti e dialettologi, a partire da H. Schuchardt, sulla base della irregolarità e della variazione tipiche di lingue e dialetti romanzi; oggi si può ritenere, con W. Belardi, che le l. fonetiche non siano un tratto universale, ma trovino una ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] e rimodellato strutture che si davano per assestate; (b) un’altra forte pressione sulla ➔ lingua d’oggi è quella dei dialetti, che, oltre a dar luogo a varietà regionali, si riflettono in vario modo sulla lingua standard; nondimeno (c) nell’italiano ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] resta alla seconda persona singolare (per es., Signurìa, comu stai). Sono però interessanti anche i contesti misti tra lingua e dialetto (Sobrero & Miglietta 2006: 170):
(10) Buongiorno a [sːiɲːuˈria]. Di cosa hai bisogno?
Buongiorno a voi.
In ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] e pronomi), che si collocano di solito prima del nome (la sua domanda), ma con importanti oscillazioni diatopiche. Nei dialetti e nelle varietà regionali meridionali, infatti, il possessivo è dopo il nome: ho visto la mamma tua; lo stesso accade ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] , l’anafora testuale. Nella Romània occidentale, gli articoli derivano infatti da ille «quello». Fa eccezione il sardo (➔ sardi, dialetti), che ha un articolo determinativo (definito) la cui base è ipse. Questo processo, tuttavia, non può essere ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] tito ...tito ...tito ...tito ...tito
padre mio, sono pentito! tito ...tito ...tito ...tito
Non va poi dimenticato l’uso di dialetti e di lingue straniere (celeberrime le turcherie nei libretti da Goldoni a Rossini: La pietra del paragone), la lunga e ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] innanzi alla punta del naso», o perpetuando costrutti quali la flessione di forme indefinite (infinito, gerundio) proprie dei dialetti meridionali antichi e delle scritture fondate su di essi («essendono elle ne’ lor incominciamenti selvagge e chiuse ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...