. L'aggettivo "cubica" da "cubo" significa di terzo grado, e in questo senso s'applica ad equazioni, o forme algebriche di terzo grado, rappresentanti curve, o superficie, o varietà a quante si vogliano [...] C3).
Superficie cubica. - È il luogo dei punti dello spazio, le cui coordinate soddisfano a un'equazionealgebrica di terzo grado. La sua equazione generale (o, se si vuole, la forma cubica quaternaria) contiene 20 termini, cosicché per 19 punti ...
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. La teoria dei corpi (astratti) costituisce uno dei capitoli più profondamente studiati dell'algebra moderna (v. in questa App.); essa ha avuto origine da una celebre memoria di E. Steinitz del 1910, [...] ; il teorema afferma cioè l'esistenza di un numero α per il quale f(α) = 0. Da qui si deduce che ogni equazionealgebrica a coefficienti reali o complessi f(x) = 0 ammette esattamente tante radici tra reali e complesse quanto è il grado del polinomio ...
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FRAZIONE (ted. anche Bruch)
Ettore BORTOLOTTI
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Se in una classe di grandezze, fra loro omogenee (v. grandezza), si prefissa una di esse, che indicheremo con U, come unità, e un'altra grandezza A è [...] 0 dà la legge di formazione delle ridotte di una frazione continua, un' equazione del terzo ordine fn − anfn-1 − bnfn-2 −cnfn-3 = 0 continue, in Periodico di Mat., Bologna 1931; R. Bombelli, L'algebra, Bologna 1572, p. 37; P. A. Cataldi, Trattato del ...
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Si dice nel linguaggio comune che la linea ha una sola dimensione, cioè lunghezza; che la superficie ne ha due: lunghezza e larghezza; che il solido ne ha tre: lunghezza, larghezza e altezza. Queste locuzioni [...] 7°. - Sul teorema d'invarianza delle dimensioni per le varietà algebriche e sul principio di Plücker-Clebsch: F. Enriques e O. Chisini, Lezioni sulla teoria geometrica delle equazioni, I, 2ª ed., Bologna 1929. - Più larghe indicazioni bibliografiche ...
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Generalità. - Il concetto di d. è stato introdotto nell'analisi matematica (v. anche funzionale, analisi in questa Appendice), e sviluppato in una teoria di notevole efficacia applicativa, da L. Schwartz [...] che è stata profondamente studiata anche dal punto di vista dell'algebra moderna. La teoria è stata poi estesa alle funzioni di due snellire i metodi di risoluzione di intere classi di equazioni differenziali, ordinarie o a derivate parziali (per lo ...
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RIEMANN, Bernhard
Guido Castelnuovo
Matematico, nato a Breselenz (Hannover) il 17 settembre 1826. Compiuti gli studi classici, nella primavera del 1846 s'iscrisse, per desiderio del padre, alla facoltà [...] u (o di v) rispetto a x e y sono legate dalla nota equazione di Laplace, che domina la teoria del potenziale. Di qua, valendosi di un ) sulle funzioni abeliane, dove sono studiate le funzioni algebriche di una variabile e i loro integrali. Invece di ...
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MATRICE
Gaetano Scorza
Matematica. - Il significato di questo termine matematico è stato gia indicato a proposito della voce determinanti (v.). Una matrice non è che una tabella di numeri disposti per [...] a quante si vogliono unità, forme algebriche e loro teorie invariantive, teorie vettoriali e Allora, se σ = α + β √−1 (α, β reali) è una qualsiasi radice dell'equazione g (x) = 0, cioè, come dicesi, una radice caratteristica di A, si ha (teorema ...
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Curva piana, che si definisce nel modo seguente: s'immagini nel piano un cerchio, il quale rotoli, senza strisciare, su di una retta fissa. Si dice cicloide la curva descritta, in codesto moto, da un qualsiasi [...] . 2), la quale si ottiene per R/r = 3 ed è una curva algebrica di 4° ordine e 3ª classe; anzi, come osservò il Cremona, si può cerchio mobile. si ottiene l'evolvente del cerchio, la cui equazione in coordinate polari ρ e ϑ è data da
La definizione ...
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TETRAEDRO
Giovanni Sansone
. Poliedro con 4 facce triangolari, 4 vertici, 6 spigoli, 6 diedri. Si può anche definire come piramide a base triangolare, e, in questo senso, ciascuna delle sue quattro [...] : L. Bianchi, Lezioni sulla teoria dei gruppi di sostituzioni, ecc., Pisa 1900, pp. 108, 122; F. Enriques e O. Chisini, Lezioni sulla teoria geometrica delle equazioni e delle funzioni algebriche, I, Bologna 1915, p. 211.
Vedi anche cristalli. ...
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Matematico, nato a Königsberg, il 19 gennaio 1833, morto a Gottinga il 7 novembre 1872. Compiuti gli studî nel 1854 all'università di Königsberg, dove ebbe maestri il Hesse, F. Neumann e il Richelot, fu [...] serie di variabili desunse il concetto di connesso, di cui rilevò i rapporti con la integrazione delle equazioni differenziali algebriche del 1° ordine, abbozzando una teoria che va ricollegata a quella più vasta ed esauriente delle trasformazioni ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, nel linguaggio letter. e in frasi di tono...
algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...