Economista, nato a Spinazzola (Bari) il 25 ottobre 1911; professore universitario dal 1936, insegna ora economia politica nella facoltà di giurisprudenza dell'università di Roma; dal 1974 è direttore dell'Istituto [...] .
In particolare, sono stati oggetto delle sue critiche i modelli di equilibrioeconomico generale, sulla base della convinzione che l'interdipendenza dei fenomeni economici lascia, in tali modelli, spazio all'indeterminazione dinamica. Tale critica ...
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Economista, nato a Carpi, Modena, il 2 giugno 1883 e morto a Venezia il 29 dicembre 1952. Professore prima nell'istituto tecnico di Rovigo e quindi di politica economica (dal 1920) nell'Istituto superiore [...] e Roma 1928); Corso di politica economica (I, ivi 1927, II 1931); Teorema generale dell'equilibrio delle trasformazioni economiche (ivi 1938); Teorema generale dell'equilibrioeconomico, politico-economico e corporativo (ivi 1942); Teoria matematica ...
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Economista (L'Aquila 1924 - Andorno Micca 1988). Professore presso le università di Ancona, Napoli e Torino, ha diretto La rivista trimestrale. Parlamentare della sinistra indipendente, fu eletto deputato [...] di sviluppo del Mezzogiorno. Fra le sue opere principali: Dizionario di economia politica (1956); Il pensiero economico del Novecento (1963); L'equilibrioeconomico generale. Studio introduttivo (1965); Smith, Ricardo e Marx. Considerazioni sulla ...
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Economista (Évreux 1834 - Clarens, Losanna, 1910), figlio di Auguste. Prof. nell'univ. di Losanna (1870-92), W. prese le mosse da alcune delle idee del padre e dalle applicazioni matematiche all'economia [...] determinati dall'utilità marginale che i consumatori attribuiscono alle merci. Il suo nome è inoltre associato al modello di equilibrioeconomico generale. In esso si analizza il problema dello scambio di più merci tra più consumatori, in un contesto ...
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Economista tedesco (Düren 1810 - Colonia 1858). Fu tra i primi studiosi a formulare il concetto di utilità marginale, che sarebbe stato alla base del sistema teorico neoclassico e della rivoluzione marginalista, [...] e sulla nazionalizzazione della terra, mentre le sue teorie sull'utilità e lo scambio, precorrenti quella dell'equilibrioeconomico, e il metodo matematico da lui prescelto hanno esercitato grande influenza sul pensiero successivo.
Opere e pensiero ...
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Formulazione di un piano o programma.
Architettura
P. urbanistica Organizzazione (detta anche p. territoriale) di tutti gli elementi del territorio (residenziali, produttivi, infrastrutturali) in connessione [...] .
A questa tesi fu contrapposta quella (1908) di E. Barone: se si ammette, come si dimostra nella teoria dell’equilibrioeconomico generale, che il meccanismo mediante il quale sul mercato si formano i prezzi sia esprimibile attraverso un sistema di ...
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In economia, sia il metodo di analisi basato sul principio marginalistico e, in particolare, sull’individuazione delle scelte ottime degli agenti economici attraverso il confronto tra beneficio e costo [...] Pigou, i quali hanno accettato la teoria dell’utilità marginale estendendola a situazioni di equilibrioeconomico generale e non soltanto all’equilibrio parziale dei mercati (analizzato da A. Marshall attraverso l’analisi della domanda e dell’offerta ...
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Economista (Osaka 1923 - Brentwood, Essex, 2004). Iniziò l'attività di insegnamento in Giappone, presso l'univ. di Osaka (1963-69), proseguendola poi, in Inghilterra, all'univ. di Essex (1969-70) e alla [...] lo sforzo di dinamizzare la teoria neoclassica dell'equilibrioeconomico generale, integrandola con le moderne tecniche con cui si analizza lo sviluppo economico. L'interesse nei confronti dello sviluppo economico portò M. all'incontro con la teoria ...
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Economista e patriota italiano (Vicenza 1841 - Bologna 1918); partecipò alla spedizione dei Mille. Ingegnere, iniziò gli studî economici a Ginevra, dove fondò la Revue d'économie, d'histoire et de statistique, [...] Ferrara, ne continuò il pensiero, derivando la teoria dei costi di sostituzione da quella dei costi di riproduzione e preludendo alla teoria dell'equilibrioeconomico, ma negò la teoria malthusiana della popolazione, che Ferrara in parte accettava (L ...
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Economista (Copenaghen 1888 - ivi 1959), prof. nell'univ. di Copenaghen dal 1930. Ha studiato soprattutto problemi relativi a forme di mercato, al prezzo e all'equilibrioeconomico, impostandoli sempre [...] dell'impresa e ha contribuito molto alla fondazione della Nordisk Tidsskrift for teknisk Ökonomie ("Rivista nordica per l'economia tecnica"), dedita a ricerche operative. Tra le opere principali: Problems of monopoly and economic warfare (1930); Das ...
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equilibrio
equilìbrio s. m. [dal lat. aequilibrium, comp. di aequus «uguale» e libra «bilancia»]. – 1. Stato di quiete di un corpo. In partic., in meccanica, e. statico, quello, per es., di un corpo puntiforme su cui non agiscono forze, o...
economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...