(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] A. La Penna. Ma già all'inizio del secolo si era fatta strada una sensibilità nuova per autori non ''classici'', in cui viene sottoposta tra i secoli 6° e 8° (il latino volgare), tende a stabilizzarsi, anche se non su un solo paradigma ma in ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] nello stesso tempo molto di ciò che passa per idealismo volgare dev'essere sdrammatizzato e ricondotto anche a certe esigenze di tedesca, e in particolare con Hegel, e che tutto ciò era per un certo verso idealismo e per altro verso esprimeva anche l ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] charogne, provenz. caronha, spagn. carroña, si postula un lat. volg. *carōnia (da caro, carnis "carne") assente nella documentazione latina. impiegata nell'ambito di f. per le quali era possibile attingere fasi scritte antiche e dunque utili alla ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] nella città di Costantinopoli (o Bisanzio) e in cui il greco era la lingua ufficiale; (2) l'Impero Occidentale o romano, privo di (x) & g(x) & h(x) 'Riccardo è vivace, vendicativo e volgare', f(x) & f(y) & f(z) 'Amir, Maria e Gopal ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] . Il suo successo si deve anche al fatto che, mentre era sempre più forte la spinta verso l’impiego letterario di un volgare unico per tutto il Paese, questa spinta non era altrettanto forte su altri piani della comunicazione sociale, men che mai ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] , pp. 138 s., che segnala versioni manoscritte in volgare, sia francese, sia italiano, derivate dalla traduzione di G in the Middle Ages, I, cit., pp. 40-55). Il De mensura era già stato tradotto, poco tempo prima di G., da Platone di Tivoli (Plato ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] determinato strato lessicale (nel caso specifico, dal latino volgare o, nell’ultimo es., da una lingua avessi visto subito, sarebbe stato meglio → se ti vedevo subito, era meglio.
L’espansione funzionale dell’imperfetto non è però un fenomeno ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] . Diversa è la situazione europea, in cui la scrittura alfabetica in volgare divenne dominante col passaggio dalla forma manoscritta alla stampa. L'uso dei simboli fonetici era diverso ad esempio per i parlanti di madrelingua tedesca e per quelli ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] classica ad esso corrisponde il suono approssimante [w] e non il fricativo [v]. Intorno all’era cristiana la ‹v› latina intervocalica è pronunciata [β]. Nel latino volgare i grafemi ‹b› e ‹v› sono entrambi pronunciati [β]. Poi, intorno al II secolo ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] de cellola in qua Ioseph tenebatur «le pareti della cella in cui era tenuto Giuseppe» (Gregorio di Tours, Hist. Franc. 21)
Per dell’italiano. Da sempre, il latino ha influenzato il volgare in ambito religioso e giuridico (ambiti in cui la funzione ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...