Gli scambi dialogici scritti mediante più computer collegati in rete (posta elettronica e chat) rientrano nel sistema dei nuovi media (➔ Internet, lingua di). Alcune caratteristiche della posta elettronica [...] dialoghi faccia a faccia, e da introduttiva della conversazione diventa essa stessa quasi unica protagonista di un atto comunicativo, per es. in chat, dove talora il vero scopo è segnalare di esserci e di scrivere in quel momento tutti insieme, senza ...
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Il modo congiuntivo è uno dei modi del verbo italiano (➔ modi del verbo). Ha quattro tempi: due semplici (il presente e l’imperfetto) e due composti (il passato e il trapassato). Nella tradizione grammaticale, [...] reggono l’indicativo, e non c’è una correlazione significativa tra il contenuto del verbo e il modo della subordinata.
In (3), per es., la subordinata è all’indicativo e il suo contenuto è dato come reale; in (4), la subordinata è al congiuntivo e il ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] ‹x› al Nord (per la s sonora), con ‹z›, ‹cz› e ‹ç› (per la z sonora) e con altre combinazioni meno diffuse (per es., ‹ss› per la s sorda in area settentrionale).
Il peso del modello latino ben si lega al discorso sulle scelte ‘di stile’ nella grafia ...
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Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune [...] i maestri di poetica dell’XI e XII secolo che ne faranno una figura basilare per la composizione dei poemi, ad es. Gervasio di Melkley che nella sua Ars versificaria la inserisce accanto ai tropi della metonimia e della sineddoche in quanto fissano ...
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La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, [...] parole derivate da una stessa base la cui semantica è distinta (per es. giornale → giornalaio / giornalista¸ banca → banchiere / bancario). Diamo con i suffissi -ado / -ato (ad es. consolato, priorato, vescovado), i quali possono assumere ...
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Il termine quantificatori indica una serie di espressioni che forniscono informazioni quantitative sui referenti del nome a cui si collegano e, di conseguenza, sulla frase all’interno della quale quel [...] approssimato («all’incirca due, dodici»).
Citiamo infine una serie di espressioni complesse che veicolano i concetti di numerosità (per es., un buon/gran numero, non più di, non meno di, una manciata di, usate per esprimere una quantità approssimata ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] fretta partì da Roma a marce forzate
(25) il signore si può accomodare
(b) uso della seconda persona con valore impersonale (es. da Mortara Garavelli 1988: 298):
(26) ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta
(Giacomo Leopardi, “Il sabato del ...
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sigma Diciottesima lettera dell’alfabeto greco (maiuscolo Σ, minuscolo σ), corrispondente alla consonante latina s. fisica La lettera Σ indica la particella elementare, più specificamente iperone (barione [...] forma o in una categoria formale, della formante s. (s in altre lingue): aoristo sigmatico (es., gr. ἔ-λυ-σ-α da λύ-ειν «sciogliere»); nominativo sigmatico (es., gr. λύκος «lupo», lat. lup-u-s), contrapposto a quello asigmatico, cioè formato senza il ...
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Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] con verbi durativi (continuativi e stativi: lavorare, stare) e avverbi che includono il momento dell’enunciazione, come finora, sempre. L’es. (12) implica che Fassino ha lavorato e continua a lavorare per il governo di unità nazionale:
(12) *MUS: c’è ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] la verità. Essa si può ottenere direttamente (per es., misurare l’estensione dell’impero col sorgere e il del XXI secolo, l’iperbole si manifesta attraverso molti mezzi, ad es., con i suffissi espressivi che consentono al parlante ampi margini per ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...