Insieme di legami personali e politici e poi sistema socioeconomico che caratterizzò l’Europa occidentale medievale. Le sue componenti fondamentali furono l’istituto del feudo e il vassallaggio (➔).
Le [...] rivelando il precoce legame tra vincolo di fedeltà e concessione beneficiaria destinato a diventare pressoché inscindibile tra etàcarolingia e postcarolingia. Il feudo si fonda su un rapporto reale consistente nella concessione gratuita e revocabile ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] elemento essenziale per una piena e consapevole adesione alla verità rappresentata dalla rivelazione. Il maggior filosofo dell’etàcarolingia, Giovanni Scoto Eriugena, utilizzando gli scritti dello Pseudo-Dionigi e dei Padri greci, elaborò un vero e ...
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marchése Titolo nobiliare che nella gerarchia araldica segue quello di duca. In etàcarolingia e nel corso del Medioevo il termine m. equivalse al margravio del mondo germanico. A partire dall'11° sec., [...] la figura del m. assunse un'autonomia che portò alla costituzione di signorie territoriali (marchesati) e quindi alla frammentazione del potere feudale ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] loro spese. Il s. militare nelle città greche in età classica era basato sulla divisione dei cittadini per censo: i o di ricchezza mobile; lo stesso principio fu in vigore in etàcarolingia, quando ai possessori si aggiunsero i vassalli del re o dell ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] nell’altare, noti già dal 4° sec., e le casse-reliquiario in uso dall’etàcarolingia, la straordinaria rinascita delle arti suntuarie in età preromanica produsse reliquiari di grande pregio artistico, caratterizzati sia dalla preziosità dei materiali ...
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modernità Carattere di ciò che appartiene ai tempi più recenti. Riferito a persone o a manifestazioni, indica adesione allo spirito e al gusto dei tempi, e quindi originalità ed emancipazione dalla tradizione. [...] accezione che compare per la prima volta nelle Epistulae pontificum di Gelasio, alla fine del 5° secolo. Solo in etàcarolingia l'espressione seculum modernum comincia ad assumere il senso proprio di un distacco dall'antico, senza tuttavia una chiara ...
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signoria Nell’uso storiografico, sia l’insieme dei poteri (prima solo personali, poi anche territoriali) esercitati durante tutto il Medioevo (e oltre) dall’aristocrazia fondiaria laica ed ecclesiastica [...] di disciplina, in misura differenziata rispetto alla condizione giuridica (di libertà o schiavitù) dei coltivatori. Soprattutto in etàcarolingia (dal 9° sec.), nelle regioni che entrarono a far parte dell’Impero franco tale autorità si concretizzò ...
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Paleografo, filologo, storico della cultura medievale tedesco (Altendorf 1906 - Monaco di Baviera 1991). Dal 1953 è stato professore ordinario di filologia latina medievale nella università di Monaco. [...] e di P. Lehmann, il B. ha studiato i problemi della scrittura latina nell'età altomedievale e in particolare i centri scrittorî tedeschi di etàcarolingia (Die südostdeutschen Schreibschulen und Bibliotheken in der Karolingerzeit, I, 2a ed., 1960 ...
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Storico del diritto francese (Calais 1853 - Parigi 1935). Insegnò diritto romano nell'univ. di Grenoble (1880-1914), storia del diritto canonico nell'univ. di Parigi (1914-29). Socio straniero dei Lincei [...] medievali; ma soprattutto l'attrasse il diritto canonico, della cui storia illuminò il periodo più oscuro, dall'etàcarolingia al sec. 12º. Resta fondamentale la sua Histoire des collections canoniques en Occident depuis les fausses décrétales jusqu ...
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solido Moneta aurea del Basso Impero romano, che dal 325 in poi fu coniata della massa di 4,55 g (= 1/72 di libbra): si cercò in tal modo di dare al mondo romano una moneta stabile. Il s. ebbe corso soprattutto [...] . Nell’Alto Medioevo occidentale, il nome rimase in uso per indicare una moneta d’oro, di imitazione bizantina, che circolava nei regni barbarici. Nell’etàcarolingia, il s. fu la ventesima parte della lira, che era una semplice moneta di conto. ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
rinascimento
rinasciménto s. m. [der. di rinascere]. – 1. a. Il fatto di rinascere, solo con riferimento al rifiorire delle civiltà, delle arti, degli studî o anche di altre attività: il r. delle lettere, delle arti, della pittura; il r. del...