Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] un aggregante filone di ricerca per tutto il cosiddetto movimento moderno internazionale. Dal punto di vista degli esiti formali, nel r costruttivi. Posizioni razionaliste possono essere considerate, nell’etàmoderna, quelle di C. Lodoli, F. Milizia ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] umano e necessità di quello divino, fa del c. una espressione della prima e imperfetta forma di conoscenza. In etàmoderna H. Bergson attribuisce il c. a un’illusione soggettiva determinata dalla sorpresa di rinvenire un ordine meccanico dove ci si ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] sue leggi, la ‘logica’, termine con cui si designò, in età un po’ più tarda, ciò che Platone chiamava ‘dialettica’ e e per approfondire il suo stesso concetto del Verbum.
Nell’etàmoderna, il concetto di l. acquista un significato importante nella ...
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Economia
In economia, la nozione di b. indica la necessità (o la carenza) dei consumi necessari per la continuazione della vita e la partecipazione alla società con requisiti minimi di dignità. Al livello [...] ’apprezzamento dell’operatività umana e si collegò con G. Bruno al tema della civiltà e del progresso. L’etàmoderna sottolineò piuttosto l’indipendenza dell’uomo razionale rispetto ai bisogni. Paradigmatica a questo proposito è la posizione di Kant ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo [...] ’intellectus in quanto rappresenta l’attività argomentativa di fronte alla conoscenza intuitiva propria dell’intellectus. Nell’etàmoderna tale valutazione si inverte. Già Nicola Cusano vedeva nella ratio la superiore attività conoscitiva, che giunge ...
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Anatomia
In biologia e in anatomia, materia organica e organo che presentano aspetto omogeneo e limiti ben definiti. S. bianca e s. grigia Le due componenti fondamentali del sistema nervoso centrale, così [...] di intelligibilità. Il pensiero medievale riprende il concetto platonico-aristotelico di s. apportandovi ulteriori determinazioni. Nell’etàmoderna si assiste a una progressiva trasformazione del concetto classico di s.: R. Descartes affianca alla s ...
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La prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia, oppure ciò che costituisce l’origine, la causa di un fatto o di una serie di fatti, o il costituente fondamentale di [...] questi i cosiddetti p. logici, riassunti essenzialmente da Aristotele nel p. di contraddizione (➔ contraddizione; identità). Nell’etàmoderna, G.W. von Leibniz aggiunge a questi p. quello di ‘ragion sufficiente’ (➔ ragione). In seguito, criticata ...
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possibilità La caratteristica di ciò che può esistere, realizzarsi, avvenire. Il concetto filosofico della p. ha una storia assai complessa, che si riconnette strettamente a quella del più generale concetto [...] motivi contrastanti, definendo la divinità come possest, cioè come unità metafisica del posse e dell’esse; e ancora nell’etàmoderna B. Spinoza e G.W. von Leibniz si ripropongono il problema, l’uno risolvendo sostanzialmente il posse nell’esse per ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del [...] separare dal soggetto individuale anche l’i. in potenza, facendone una sostanza separata, unica per tutta la specie umana.
Nell’etàmoderna, di i. parlano soprattutto i razionalisti, da R. Descartes in poi, facendone la sede delle idee innate e delle ...
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teosofia In origine, saggezza o scienza concernente Dio o le cose divine; con questo significato il termine appartiene alla tradizione neoplatonica e allo Pseudo-Dionigi. Ripreso da questa tradizione, [...] il termine è stato usato, in etàmoderna, per indicare dottrine filosofico-religiose che si richiamano a un tipo superiore di saggezza o gnosi proveniente da Dio. La t. così intesa ha avuto particolare fortuna, nella cultura europea fra Cinquecento e ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...