GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] del littorio, Bari 1993, pp. 85 s., 197, 213 s., 221, 228; S. Urso, La formazione di M. Sarfatti e l'adesione al fascismo, in Studi storici, XXXV (1994), 1, pp. 153-181; Da Boccioni a Sironi. Il mondo di M. Sarfatti (catal. della mostra), a cura ...
Leggi Tutto
period drama
loc. s.le m. Sceneggiato d’ambientazione storica.
• La fiction italiana sembra spesso muoversi in assenza di un progetto di fondo, di una chiara linea editoriale. Si prenda, come esempio [...] di queste settimane, «I segreti di Borgo Larici», il «period drama» ambientato negli anni del fascismo. (Aldo Grasso, Corriere della sera, 2 febbraio 2014, p. 47, Pay Tv) • Potrebbe essere una puntata di «Downton Abbey», stessa epoca, gli anni 20, ...
Leggi Tutto
Medico (Guastalla 1866 - Torino 1937), allievo di C. Lombroso, introdusse principî antropologici nella metodologia medico-legale (studio dei fattori umani, ambientali, costituzionali in aggiunta alle perizie [...] tecniche). Prof. all'univ. di Torino dal 1903, nel 1931 C. fu esonerato dall'insegnamento universitario in seguito al rifiuto di prestare giuramento di fedeltà al fascismo. ...
Leggi Tutto
Uomo politico italiano (n. Atina 1863 - m. 1945). Deputato vicino a S. Sonnino, fu sottosegretario dei Lavori pubblici (1914-16) e del Tesoro (1917-19). Ministro dell'Agricoltura, il 2 nov. 1919 emanò [...] un decreto ("decreto V.") che favoriva la concessione di terre ai contadini reduci dalla prima guerra mondiale. Passato al fascismo, fu senatore dal 1929. ...
Leggi Tutto
IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] . Ma c’era in lui la mancanza di qualunque luce ideale, non era che una formidabile macchina per pensare. Venuto il fascismo non si schierò con i dominatori, ma nemmeno contro di loro, in modo da ricavare da questa ambivalenza la più grande utilità ...
Leggi Tutto
L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] di libri e lettori fosse stato francese, avrebbe costituito una classe di ‘intellettuali’: ma la distruzione delle élites praticata dal fascismo apre solo una nube di dotti e di lettori dai passati troppo diversi. Ci sono figure come Lelio Basso, i ...
Leggi Tutto
Gentile, il modernismo e la religione
Fulvio De Giorgi
Gentile teologo politico
In una sola occasione Gentile ci ha lasciato due redazioni di un suo scritto ed è il caso della conferenza La mia religione, [...] e perciò etico e perciò totalitario (Politica e cultura, cit., pp. 86-87, 89-90, 127-29, 149-50, 174). Il fascismo, dunque,
ha un credo, cui è legata indissolubilmente tutta la sua esistenza; ha una dottrina che è sostanza della sua vita, così come ...
Leggi Tutto
GIUFFRIDA, Vincenzo
Nicola De Ianni
Nacque a Catania il 22 giugno 1878 da Rosario - discendente da una nota famiglia borghese i cui antenati avevano tramandato, di padre in figlio, l'esercizio dell'attività [...] ), in Storia d'Italia (Einaudi), Le regioni dall'Unità a oggi, La Sicilia, Torino 1987, p. 352; S. Lupo, L'utopia totalitaria del fascismo (1918-1942), ibid., pp. 382, 384 s., 417, 420; La Banca d'Italia e l'economia di guerra. 1914-1919, a cura di ...
Leggi Tutto
DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università [...] politiche del D. si fecero più radicali e G. Salvemini, in una pagina del suo diario del 3 apr. 1923 (G. Salvemini, Scritti sul fascismo, II, a cura di N. Valeri e A. Merola, Milano 1966, p. 162), qualificò il D., insieme con R. Cocchi e con G ...
Leggi Tutto
Uomo politico italiano (Parma 1876 - Roma 1948). Collaboratore di R. Murri nel primo movimento della Democrazia cristiana, dal 1902 deputato cattolico, popolare, decaduto nel 1926 perché aventiniano, fu [...] giugno 1920) e Giolitti (1920-21), dei Lavori pubblici con Bonomi (1921-22) e, dopo il crollo del fascismo, della Marina militare (1946-47). Deputato democristiano alla Costituente (della quale fu anche vicepresidente) fu nominato senatore di diritto ...
Leggi Tutto
fascismo
s. m. [der. di fascio]. – Movimento politico italiano che trasse origine e nome dai Fasci di combattimento fondati nel 1919 da B. Mussolini e che, costituitosi in partito nel 1921, conquistò il potere nel 1922 con la marcia su Roma,...
fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....