Il termine anafonesi (composto del gr. ana- «sopra, indietro» e phṓnēsis, da phōnḗ «voce, suono», attestato per la prima volta nelle Meraviglie d’Italia, 1939, di Carlo Emilio Gadda, poi specializzato [...] Sansoni, 2 voll.
Castellani, Arrigo (1980), Sulla formazione del tipo fonetico italiano, in Id., Saggi di linguistica e filologia italiana e romanza, Roma, Salerno Editrice, 3 voll., vol. 1°, pp. 73-122.
Castellani, Arrigo (1992), Toscano occidentale ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] abbracciava però un campo più vasto della g. vera e propria, e cioè anche quelle che noi chiamiamo critica e filologia. Questa attività trova la sua conclusione e codificazione nella Γραμματική che va sotto il nome di Dionisio Trace, limitata però ...
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I puntini (detti anche puntini sospensivi) sono una piccola serie di punti (di solito tre: ‹...›) che, nella scrittura, segnalano il luogo in cui un discorso è stato interrotto o lasciato in sospeso (da [...] e parlato, in Prospettive nello studio del lessico italiano. Atti del IX congresso della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana (Firenze, 14-17 giugno 2006), a cura di E. Cresti, Firenze, Firenze University Press, 2 voll., vol. 2 ...
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Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] -317.
Mazzoleni, Marco (2006), Le congiunzioni subordinanti (sì) “come” e “secondo” che in italiano antico, «Cuadernos de filología italiana» 13, pp. 9-29.
Pelo, Adriana (2009), La proposizione comparativa “di grado” nell’italiano antico, in Sintassi ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] del grande studioso siro-occidentale Giacomo di Edessa (633-708), vescovo di quella città, senza dubbio il maggiore filologo siro di ogni tempo e mente linguistica di assoluta eminenza. Nell'intento generale di consolidare la cultura religiosa e ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] (1991), Come, quanto e le frasi comparative, in Atti del primo Convegno della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana (Siena, 28-31 marzo 1989), Torino, Rosenberg & Sellier, 2 voll., vol. 1º (Tra Rinascimento e strutture ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] P. Fiorelli, Firenze, Sansoni (1a ed. 1941).
Castellani, Arrigo (1980), Fonotipi e fonemi in italiano, in Id., Saggi di linguistica e filologia italiana e romanza (1946-1976), Roma, Salerno Editrice, 3 voll., vol. 1°, pp. 49-69 (1a ed. in «Studi di ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] in Varrone e Quintiliano, e poi in Prisciano, Donato e altri) restarono patrimonio del Medioevo fino a che la filologia umanistica non riuscì a dare una descrizione più dettagliata della s. latina, soprattutto nella sua forma ciceroniana. Il Medioevo ...
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Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi di un’azione ecc.) ancora non realizzati ma che si prevedono come possibili o si ammettono come eventuali, oppure spiegazione, fondata su indizi e intuizioni, [...] l’argomento e dare altre notizie. La parola, già attestata nell’antica scuola peripatetica da cui ebbero inizio gli studi di filologia, fu confermata nell’uso, seguito poi fino all’età bizantina, da Aristofane di Bisanzio (3° sec. a.C.), le cui i ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] ‘soprattutto’, in Prospettive nello studio del lessico italiano. Atti del IX congresso della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana (Firenze, 14-17 giugno 2006), a cura di E. Cresti, Firenze, Firenze University Press, 3 voll., vol ...
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filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro...
filologico
filològico agg. [der. di filologia] (pl. m. -ci). – Attinente alla filologia: scienza, dottrina f.; le discipline f.; studî f.; critica f.; testo corredato di commento storico e f.; indagine condotta con metodo rigorosamente filologico....