CLARICIO, Girolamo
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Imola intorno al 1470. Secondo le ipotesi di Dionisotti si recò a Pavia e a Milano, dove iniziò la formazione culturale e dove probabilmente [...] volgare. Il suo prodotto di analisi testuale appare un saggio equilibrio di "emendatio" e di "interpretatio". Il rigore filologico si unisce ad una capacità intuitiva di ammodernamento per cui il Boccaccio non viene ridotto a repertorio linguistico o ...
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VELIO Longo (Velius Longus)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Grammatico latino che fiorì nell'età di Adriano.
Compose varie opere di contenuto grammaticale, e cioè uno scritto De usu antiquae lectionis, [...] Rufo, Niso). Di Velio Longo usò largamente Cassiodoro nel suo libro De orthographia (Keil, Grammatici Latini, VII, p. 154).
Bibl.: P. G. Goidanich, Note di esegesi e di critica di testi grammaticali latini, in Riv. di filologia, XXXIV (1906), p. 44. ...
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Mari, Michele. – Scrittore e filologo italiano (n. Milano 1955). Professore di Letteratura italiana presso l’università degli Studi di Milano, nei suoi scritti i temi più ricorrenti sono quelli dell’infanzia [...] il Corriere della Sera, la Repubblica e Il Manifesto. Tra le sue opere si ricordano: Di bestia in bestia (1989), Filologia dell’anfibio (1995), Tu, sanguinosa infanzia (1997), Tutto il ferro della torre Eiffel (2002, Premio Bagutta), il volume di ...
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GUIDI, Michelangelo
Bruna Soravia
Nacque a Roma il 19 marzo 1886, terzogenito di Ignazio, insigne semitista dell'Università di Roma, e di Carolina Guerrieri. I suoi studi iniziali furono classici e, [...] .
La carriera accademica e scientifica del G. fu da allora in ascesa; dal 1926 al 1929 tenne l'insegnamento di filologia araba presso l'Università egiziana del Cairo; dal 1932, e fino alla morte, fu direttore della Rivista degli studi orientali ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] vi è a un tempo la tendenza alla conservazione". Altri elementi di interesse generale, nelle dispense, sono: la distinzione tra filologia e linguistica (p. 6); quella, all'epoca ancora non comune, tra fonema e suono e la correlativa tra fonologia e ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] Gianfranco (a cura di) (1960), Poeti del Duecento, Milano - Napoli, Ricciardi, 2 voll.
Contini, Gianfranco (2007), Frammenti di filologia romanza. Scritti di ecdotica e linguistica (1932-1989), a cura di G. Breschi, Firenze, Edizioni del Galluzzo, 2 ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] : 103-104).
La formazione del classicista, maturata da autodidatta con l’ausilio della ricca biblioteca paterna (studi di filologia classica, traduzioni di autori greci e latini, ecc.; Timpanaro 19973), si integra presto con lo studio dell’italiano ...
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BAFFI, Pasquale
Armando Petrucci
Carlo Francovich
Nacque l'11 luglio 1749 a Santa Sofia d'Epiro (Cosenza), un villaggio fondato da profughi greco-albanesi alla fine del sec. XV, e l'origine greca del [...] fu il grande ellenista francese J. B. G. d'Ansse de Villoison, che nel giovane calabrese intuì la coesistenza del filologo e del paleografo e che lo incitò sempre a grandi opere. Il migliore frutto delle ricerche del B. nelle biblioteche napoletane ...
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Grecista italiano (Roma 1871 - ivi 1938), prof. di lingua e letteratura greca nelle univ. di Milano e di Roma. Concepì un vasto disegno di versione di tutta la poesia classica greca, che iniziò con la [...] alcune opere drammatiche (Drammi satireschi, 1914; Il carro di Dioniso, 1927; ecc.). Vivaci polemiche suscitarono i suoi attacchi, d'impronta nazionalistica, contro la filologia tedesca (Minerva e lo scimmione, 1917). Accademico d'Italia (dal 1929). ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] visibili su tutto l’asse delle frequenze o, nel caso di foni occlusivi, solo sulle basse frequenze.
In filologia e dialettologia il processo di sonorizzazione, insieme ad altri processi, quali la ➔ spirantizzazione (passaggio da consonante occlusiva ...
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filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro...
filologico
filològico agg. [der. di filologia] (pl. m. -ci). – Attinente alla filologia: scienza, dottrina f.; le discipline f.; studî f.; critica f.; testo corredato di commento storico e f.; indagine condotta con metodo rigorosamente filologico....