Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] rituali, che stabiliscono le diverse qualità (fisiche, psichiche, morali, sociali) di un uomo o di una donna, oltre di vita umana, l’altra che, sulla scia della tradizione filosofica occidentale, fa invece coincidere i due concetti. Nel primo ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] classicistiche all'aspirazione ad un profondo rinnovamento morale e politico ispirato anche a un tale processo si è articolato. In questo senso la storia della filosofia appare come qualcosa di ben diverso da quella semplice "filastrocca di ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] crisi intellettuale. D. si sentì investito da Dio d'una grande missione di rinnovamento del sapere - missione insieme filosofica, scientifica, morale, religiosa - e decise di dedicarvi tutta la sua vita (assai dubbia è l'ipotesi d'una ispirazione ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] Parigi, con le più spiccate personalità della scienza e della filosofia del tempo. Morto Boineburg, passò (1673) a Londra, trova la sua giustificazione anche il male, sia metafisico che morale, che diventa così funzionale all'armonia del tutto. ▭ ...
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Medico e filosofo (Pergamo 130 circa - ivi, probabilmente, 200 circa). Avviato agli studî di medicina dal padre Nikon, architetto, G. ricevette una completa preparazione culturale, in primo luogo basata [...] in effetti, come il medico può dimostrare, le qualità morali e intellettuali dell'individuo dipendono dal buono stato dei suoi , sulla scorta di Aristotele, lasciavano all'indagine della filosofia della natura) costituenti dei corpi, e cioè aria, ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] si distacca da quella della figura umana, le qualità psichiche e morali e le azioni attribuite agli dei sono umane. Ciò si verifica, ’influsso esercitato su di esse dalle diverse posizioni filosofiche prevalse volta a volta nel corso della storia ...
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Filosofo tedesco (Rammenau, Lusazia sup., 1762 - Berlino 1814). Seguace della filosofia kantiana, e in particolare della sua teoria morale, intese costruire l'edificio sistematico del sapere su un principio [...] esso si estinguerebbe se la vita morale potesse realizzare la meta ideale cui aspira, ma alla quale, come si è osservato, essa può solo progressivamente avvicinarsi. Si suole parlare di una seconda fase della filosofia fichtiana, che si fa cominciare ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] il Leviathan (l'opera sua più famosa e importante di filosofia politica), nel 1655 il De corpore (lungamente elaborato), nel lo stesso metodo vengono studiate le passioni e la vita morale. Il punto di partenza è dato dalle sensazioni elementari del ...
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Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, [...] , 1790-92), che, orientata a segnalare la finalità dei grandi eventi e le energie morali ad essi sottese, fu occasione per l'enuclearsi di una filosofia della storia di forte accentuazione spiritualistica. Nel 1790 S., che da un anno occupava una ...
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Scrittrice e pensatrice francese, nata a Parigi il 3 febbraio 1909, morta a Ashford (Inghilterra) il 23 agosto 1943. Di alta statura morale, fu pensatrice profonda e intensa tanto da dar vita nella sua [...] (dal 1928), conseguì brillantemente l'agrégation (1931) e iniziò a insegnare filosofia nei licei di Le Puy, di Auxerre e di Roanne. Sin dal 'azione sociale, seguita con straordinaria coerenza morale e attiva solidarietà; una profonda tensione ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...