In senso ampio, quel ramo dellafilosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] contrapponeva, nell’anima, la parte razionale, sede dellaconoscenza, a quella irrazionale, sede degli affetti. Dall’ filosofichedell’Europa continentale. Così, la filosofia di lingua tedesca, in particolare attraverso gli strumenti dell ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] operare la distinzione tra s. e filosofia è quello di I. Kant. La critica filosofica di Kant e degli illuministi negò ogni carattere scientifico alla metafisica e insistette sulla validità dellaconoscenza sperimentale. Il tentativo di rivendicare il ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] a chiarire le ragioni della poesia e della storia, ambedue per il C. conoscenzadell'individuale e pertanto non della poesia (1950). Tra le sue opere filosofiche, fondamentale è la Filosofiadello spirito in tre volumi (Estetica come scienza della ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] scienza come conoscenza mediante cause di una realtà che "è sempre o per lo più" (escludendo quindi una scienza del contingente e dell'accidentale), A. aveva distinto tre possibili scienze speculative: matematica, fisica e filosofia prima, assegnando ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] ’arbitrio. Sicché, mentre il generale quadro dellafilosofiadella natura restava, nel Cinquecento e per più l’indagine sperimentale verso un maggiore approfondimento delleconoscenze intorno alla struttura della materia (e quindi alla f. dei ...
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Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] . In seguito, questo postulato antropomorfico diventa subordinato a un monismo filosofico, per il quale il mondo deve la sua esistenza a un distacco e all’acquisizione dellaconoscenzadella verità ultima, liberati dalle catene dell’Io e dei desideri ...
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Opera in cui sono raccolte e ordinate sistematicamente nozioni di tutte le discipline o di una sola di esse. La parola viene dal greco ἐγκύκλιος παιδεία, «istruzione circolare, insieme di dottrine che [...] tripartizione del sapere (albero delle scienze) basata sulle tre categorie dellaconoscenza umana (memoria, immaginazione, sui fatti scientifici e di un concetto dellafilosofia come sintesi delle scienze. Espressione del nuovo orientamento fu la ...
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Disciplina accademica e ambito di riflessione interdisciplinare che si occupa dell’analisi razionale dei problemi morali emergenti nell’ambito delle scienze biomediche, proponendosi di definire criteri [...] prospettive inedite grazie alle straordinarie evoluzioni delleconoscenze scientifiche applicate alla medicina e alla biologia autori hanno in seguito definito la b. una «filosofiadella ricerca e della prassi b.» (Sgreccia); «l’etica applicata ai ...
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Filosofo italiano (Pont Canavese 1872 - Castellamonte 1943). Dal 1907 prof. di filosofia teoretica all'Accademia scientifico-letteraria di Milano e poi (1923) nell'univ. di quella città. Fu rimosso dall'insegnamento [...] Dal 1927 alla morte ispirò la Rivista di Filosofia, mantenendola fedele a una posizione d'intransigenza morale sistema Sankhya (1897); Introduzione alla metafisica. I, Teoria dellaconoscenza (1904); traduzione e commento dei Prolegomeni di Kant ( ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] soggettiva. Ma l'oggetto, inteso come oggetto di conoscenza in senso rigoroso, non può certo coincidere con un sue concezioni etiche K. ha successivamente svolto una filosofiadella storia (Idee zu einer allgemeinen Geschichte in weltbürgerlicher ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...