(russo Tungusy) Popolazione dell’Asia settentrionale, distribuita nei vastissimi territori fra lo Enisej e l’Oceano Pacifico, il Mare Artico e la frontiera cinese. Fra i principali gruppi dei T.: gli [...] imperfetta, la collocazione inversa del genitivo, la posizione libera del complemento oggetto. Presentano inoltre alcuni caratteri arcaici nella fonetica, per es. la conservazione di p protoaltaico, scomparso nel turco e nel mongolico e passato a f ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] mutamenti linguistici, inoltre, erano già avvenuti o erano almeno in corso di svolgimento (Herman 1998: 9-20).
4.2.1 Fonetica. In fonetica i fenomeni principali sono i seguenti:
(a) già dal I secolo d.C. la -m finale era ammutolita, o perlomeno ...
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La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] fu introdotto solo in epoca bizantina.
Mancano quasi del tutto studi fonetici sulle attuali condizioni di ➔ variazione diatopica delle varietà greche (limitatamente al sistema fonetico del griko, si veda Romano & Marra 2008, che contiene anche ...
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Lingue, regno d'Arles
AAlberto Varvaro
Nel Duecento, la linea di separazione tra lingue germaniche e lingue romanze non corrispondeva in nessun caso al confine tra Regno di Germania e Impero, a est, [...] distinzione delle tre aree comincia dal sistema delle vocali e dal dittongamento ma si estende a numerosi aspetti della fonetica, della morfologia, della sintassi e del lessico.
Le varietà volgari della zona erano giunte o stavano giungendo all'uso ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] lessicografo milanese Giovanni Gherardini, che ha una certa fortuna (Maraschio 1993: 220; ➔ ortografia).
2.5.2. Fonetica. Sul piano fonetico, il dittongo uo (buono, spagnuolo) continua a prevalere negli usi scritti, ma nella lingua epistolare colta è ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] ).
Nel basso Lazio già appartenuto alla Campania si parlano, come si è detto, dialetti di tipo meridionale, la cui caratteristica fonetica più vistosa è:
(a) la confluenza di tutte o quasi tutte le vocali finali in un unico suono, la cosiddetta ...
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La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] . Tra le condizioni più frequenti all’origine delle innovazioni linguistiche si trova l’omofonia, vale a dire la coincidenza fonetica tra due termini di diverso significato. Questa spiega, ad es., l’assenza di continuatori del lat. gallus «gallo» e ...
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Regione tra il Mar Nero e il Mare d’Azov a O e il Mar Caspio a E (465.000 m2): costituisce un ampio istmo mediante il quale l’Europa è congiunta all’Asia. Tagliata in due dal sistema montuoso del Caucaso, [...] della coniugazione verbale e per la infinita possibilità di formazioni periferiche. Fra le caratteristiche comuni: nella fonetica la povertà del vocalismo che si contrappone alla complessità del consonantismo; nella flessione il soggetto attivo e ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] latino l + consonante ha in genere tre esiti, compresenti nelle stesse varietà e oggi indipendenti dal contesto fonetico (la natura della consonante successiva non è più rilevante): il rotacismo (napol. [kurˈtjelːə] «coltello»); la velarizzazione ...
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La pianificazione linguistica è l’insieme delle misure (linguistiche, legislative e sociali) che si adottano per alterare deliberatamente la composizione del ➔ repertorio linguistico di una comunità; è [...] 1952). Si intende con la prima espressione il lavoro sulla lingua in quanto tale, ossia la codificazione ortografica, fonetica, morfologica, sintattica, lessicale che può parere necessaria perché una lingua possa acquisire i mezzi per far fronte alle ...
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fonetica
fonètica s. f. [dall’agg. fonetico]. – Nella linguistica tradizionale, ramo della scienza linguistica che studia i fonemi, o suoni articolati dall’apparato di fonazione umano: f. generale; f. storica, che descrive lo sviluppo di un...
fonetico
fonètico agg. [dal gr. ϕωνητικός, der. di ϕωνή «voce, suono»] (pl. m. -ci). – Che concerne la fonetica, in generale, o il fenomeno della fonazione, o i fonemi in partic. e il loro sistema: studî f., ricerche f.; i caratteri f., la...