PERIODO
. Matematica. - 1. Si dice che una funzione f(x) ammette come periodo un numero ω, se non cambia valore, quando alla variabile x si aggiunge ω, cioè se, per qualsiasi valore di x (tale che x [...] dell'inversione degl'integrali delle funzioni algebriche sotto una forma più larga; e si perviene a gruppi di funzioni analitiche uniformi di p argomenti, dotate di 2p periodi, cioè alle cosiddette funzioniabeliane (v. abfliano; funzione, n. 48). ...
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NEUMANN, Carl Gottfried
G. Lam
Matematico, nato a Königsberg il 7 maggio 1832, morto a Lipsia il 27 marzo 1925. Professore alle Università di Basilea, Halle, e dal 1868 al 1911 a quella di Lipsia.
Sono [...] classiche le ricerche del N. sulle funzioniabeliane esposte nelle sue Vorlesungen über Riemann's Theorie der Abelschen Integrale (2ª ed., Lipsia 1884). Si deve al N. un metodo notevole per la risoluzione del celebre problema di Dirichlet nel piano e ...
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SIEGEL, Carl Ludwig
Matematico tedesco, nato a Berlino il 31 dicembre 1896. Professore all'università di Francoforte sul Meno (1922) poi di Gottinga (1938), ha svolto anche negli S. U. A. attività di [...] e trascendenti. Più recentemente la teoria dei numeri lo ha condotto allo studio del gruppo modulare e delle relative funzioniabeliane modulari di più variabili, cui ha dato un impulso decisivo, che gli ha meritato larghi riconoscimenti in campo ...
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L'Ottocento: matematica. Immagini della matematica nell'Ottocento
Umberto Bottazzini
Immagini della matematica nell'Ottocento
Il panorama della matematica negli ultimi decenni del XIX sec. è per molti [...] delle curve e degli invarianti algebrici e birazionali. Rielabora in termini geometrici l'intera teoria riemanniana delle funzioniabeliane, affronta il problema della classificazione delle curve algebriche secondo il genere, e risolve nei casi più ...
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theta
thèta (o tèta) [LSF] Grafia lat., prevalente nel-l'uso scient., del nome dell'8a lettera dell'alfab. gr. thèta che, nella forma min. ϑ e in quella maiusc. Θ, è largamente usata come simb. di grandezze [...] questioni di geometria algebrica. ◆ [ANM] Serie t.: (a) v. sopra: Funzioni t.; (b) generalizzando, nella teoria delle funzioniabeliane, si dicono serie t. relative a un corpo di funzioniabeliane di p≥1 variabili (la cui matrice dei periodi sia in ...
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Hermite
Hermite Charles (Dieuze, Lorena, 1822 - Parigi 1901) matematico francese. Fu uno dei più grandi analisti del secondo Ottocento ed esercitò una profonda influenza sui matematici francesi dell’epoca. [...] , entrò in corrispondenza con C.G.J. Jacobi, cui inviò la dimostrazione di alcune formule relative alle funzioniabeliane e alle funzioni ellittiche che lo stesso Jacobi aveva enunciato senza dimostrarle alcuni anni prima. In seguito insegnò presso l ...
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Kummer Ernst Eduard
Kummer 〈kumër〉 Ernst Eduard [STF] (Sorau 1810 - Berlino 1893) Prof. di matematica nell'univ. di Breslavia (1843) e poi di Berlino (1856); socio straniero dei Lincei (1883). ◆ [ANM] [...] certo complesso di rette; un suo caso particolare è la superficie d'onda che si considera nel principio di Huygens-Fresnel e interviene in molte questioni di analisi, geometria e meccanica (funzioniabeliane, complessi di rette, fronti d'onda, ecc.). ...
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Scorza Bernardino Gaetano
Scorza Bernardino Gaetano (Morano Calabro, Cosenza, 1876 - Roma 1939) matematico italiano. Diede importanti contributi, in modo particolare in geometria proiettiva e in teoria [...] dei gruppi. Le sue più originali ricerche riguardano le funzioniabeliane. Allievo a Pisa di U. Dini, dal 1912 fu professore di geometria proiettiva e descrittiva all’università di Cagliari, quindi di geometria analitica a Parma e Catania. ...
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quasi abeliano
quasi abeliano [locuz. agg.] [ANM] Qualifica di certe funzioni e di enti a esse collegati (matrici, varietà, ecc.); precis., funzione q. è una funzione analitica di n variabili complesse, [...] periodica con m≤2n periodi indipendenti e soddisfacente a un teorema algebrico di addizione alla Weierstrass; le funzioni q. costituiscono una generalizzazione delle funzioniabeliane. ...
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Roch
Roch Gustav (Dresda, Sassonia, 1839 - Venezia 1866) matematico tedesco. Docente all’università di Halle, è noto soprattutto per il cosiddetto teorema di Riemann-Roch, che completa un risultato già [...] raggiunto da B. Riemann e che fu da lui espresso nel lavoro De theoremate quodam circa functiones abelianas (Su un teorema riguardante le funzioniabeliane, 1863). ...
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omologia
omologìa s. f. [dal gr. ὁμολογία, der. di ὁμόλογος «omologo»]. – 1. In genere, il fatto di essere omologo; corrispondenza, conformità, equivalenza tra più parti, termini, elementi, ecc.: o. tra istituzioni, tra organismi politici...