Matematico tedesco (Montjoie, Renania, 1829 - Strasburgo 1900). Allievo di P. G. L. Dirichlet, insegnò a Zurigo, a Berlino, a Strasburgo. A lui si devono notevoli ricerche sulle funzioni algebriche e abeliane, [...] sulle equazioni a derivate parziali, sulla geometria differenziale, ecc. Studiando la mutua trasformabilità di due forme differenziali quadratiche mediante un cambiamento di coordinate, Ch. introdusse ...
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Matematico (Arezzo 1879 - Roma 1961), prof. (1904) di geometria proiettiva e descrittiva nell'univ. di Parma, quindi (1905-22) di Padova, poi (dal 1922) di Roma, nelle quali occupò successivamente le cattedre [...] di dimensione superiore; egli ha inoltre dato vita alla teoria della base, alla teoria delle funzioni quasi abeliane, alla teoria delle corrispondenze algebriche. Importanti contributi S. ha portato anche nel campo della geometria differenziale ...
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Matematico (Milano 1824 - ivi 1897). Mazziniano, partecipò (1848) alle Cinque giornate di Milano. Prof. di matematica applicata (1853-59) poi di analisi superiore (1859-61) all'univ. di Pavia, quindi di [...] dal 1884 alla morte. Le opere del B. (5 voll., 1901-09) concernono la teoria delle forme algebriche e dei relativi invarianti, le funzioni ellittiche, le funzioni iperellittiche e abeliane, la teoria dei determinanti e delle equazioni algebriche. ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] , e a Weierstrass; essa ha condotto successivamente allo studio di classi speciali di funzioni (le funzioni trascendenti intere, le funzioni ellittiche e abeliane e più in generale quelle automorfe) in tutte le loro implicazioni con la geometria ...
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GEOMETRIA (XVI, p. 623; App. III, 1, p. 724)
Mario Rosati
L'evoluzione degli studi sulla g. negli ultimi decenni presenta alcuni caratteri comuni ad altri campi della ricerca matematica, come la tendenza [...] l'analisi complessa; di I. Barsotti e J. Jgusa per le varietà di gruppo e abeliane; l'opera di C. L. Siegel per i collegamenti con la teoria delle funzioni automorfe; di K. Kodaira e D. C. Spencer per la teoria delle deformazioni.
Geometrie finite ...
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NUMERI, Teoria dei
Luigi Accardi
(App. IV, II, p. 626)
Gli anni Ottanta hanno visto importanti progressi nella teoria dei numeri. In particolare le linee di tendenza, già emerse alla fine degli anni [...] esteso da A. Weil al caso delle varietà abeliane, che sono la naturale generalizzazione delle curve ellittiche analogia tra la teoria di Nevanlinna (concernente l'esistenza di funzioni olomorfe non banali definite sui numeri complessi e a valori in ...
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Fisica matematica
Andrei Tjurin
Vieri Mastropietro
L'interazione fra fisica e matematica è divenuta ancora più proficua negli ultimi anni. Nelle ricerche sulle interazioni fondamentali (gravitazionali, [...] cosiddette identità di Slavnov-Taylor, le quali mettono in relazione le funzioni di Green; tali identità per le teorie non abeliane sono di gran lunga più forti rispetto a quelle abeliane originali. L'operatore BRST è nilpotente di ordine due, così ...
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Introduzione. - La teoria delle c. è di recente costruzione, ma, per la sua stessa natura, è oggi già penetrata diffusamente nella matematica. Essa rappresenta, nel pensiero matematico, un momento di sintesi, [...] •S = IdC.
Esempio: siano A e B due insiemi, e homS(A, B) l'insieme delle funzioni di A in B. Se a ∈ A ed f ∈ homS(A, B), alla coppia 〈a, f ), che stimolano un notevole sviluppo nello studio delle c. abeliane, con i teoremi d'immersione in c. di gruppi ...
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Matematico norvegese, nato a Findö il 5 agosto 1802, morto a Froland il 6 aprile 1829. Durante la breve vita, travagliata della povertà e dalla malferma salute, poté compiere opere mirabili che gli assicurarono [...] scorso.
Particolare importanza hanno gli studî di Abel sugl'integrali di funzioni algebriche (irrazionali) della variabile indipendente (anch'essi in seguito chiamati abeliani); erano noti, in particolare, gl'integrali ellittici, ove la irrazionalità ...
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Matematico inglese, nato a Richmond (Surrey) il 16 agosto 1821, morto a Cambridge il 26 gennaio 1895. Esercitò a Londra fino a 42 anni la professione legale, pur non interrompendo mai l'intensa produzione [...] assodava deduttivamente. Dei quasi novecento suoi lavori, molti riguardano l'analisi (funzioni rappresentate da integrali definiti, funzioni ellittiche e abeliane, equazioni differenziali), altri la meccanica e, in particolare, la meccanica celeste ...
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omologia
omologìa s. f. [dal gr. ὁμολογία, der. di ὁμόλογος «omologo»]. – 1. In genere, il fatto di essere omologo; corrispondenza, conformità, equivalenza tra più parti, termini, elementi, ecc.: o. tra istituzioni, tra organismi politici...