Linguaggio
Domenico Parisi
Raffaele Simone
Olga Capirci
Virginia Volterra
In senso generico, linguaggio è un termine che designa qualunque codice destinato a esprimere o comunicare significati. In [...] funzionedi produrre uno stimolo. Molte specie animali hanno repertori più o meno complessi di segnali che ciascun individuo della specie è in grado sia di produrre sia di capire. I segnali possono essere di presenza di un'alta variabilità individuale ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] o plurale, espresso in tutte le parti variabili del discorso), la persona (distinta in più suffissi sono poche, di bassa frequenza e di norma limitate ai registri più formali (man-eggia-bil-ità).
Una delle funzioni principali dei suffissi è quella di ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] inglese fino al cinese), le classi di parole variabili come il verbo italiano devono essere di argomenti di un verbo è complesso per più ragioni. In primo luogo, come abbiamo già notato, il numero di argomenti di un verbo può variare in funzione ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] ideologici. La funzione fortemente coesiva del mezzo trova nella lingua la sua manifestazione più diretta e naturale del parlante. Se ogni descrizione linguistica deve tenere conto di queste variabili – ed è quello che è stato fatto nella costruzione ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] tanto i due punti quanto il punto e virgola; più univoche le denominazioni della virgola, definita sospiro o sospensivo. Molteplici e variabili anche le funzioni assegnate a ciascun segno di punteggiatura: i due punti corrispondevano inizialmente all ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] una funzione simbolica di identificazione connaturata all’essere umano che vive in una società, e più in generale una funzione sociale si manifesta in primo luogo nell’esistenza divariabili (socio)linguistiche. Variabile è ogni elemento o punto del ...
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Crittografia
Giancarlo Bongiovanni
La crittografia è la disciplina che studia le tecniche per trasformare un messaggio, detto testo in chiaro, in un altro messaggio, detto testo cifrato, che risulta [...] l’RSA cesserebbe istantaneamente di essere un cifrario utilizzabile, perché non sarebbe più sicuro.
Funzioni digest e firme in sistemi di videoconferenza o sistemi di supporto al lavoro di gruppo. In genere questi gruppi sono variabili nel tempo ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] la prominenza metrica, risultante da un insieme di restrizioni e regole che gestiscono la scansione del parlato, in funzione della distribuzione della durata segmentale. Tale prominenza identifica il nodo più forte dell’albero metrico (in italiano la ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] perché, boh!), e tanto basta per parlare di classi variabili (nomi, aggettivi, verbi, articoli, pronomi) funzione sintattica che possono svolgere all’interno della frase. Questo criterio consente, più agevolmente, ad es., del criterio morfologico, di ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] caso di una differenziazione di classe (o di gruppo) in una variabile linguistica, verrebbe attribuito maggiore prestigio alla variante usata dalle classi alte, sicché i parlanti tenderebbero a usare tali varianti in situazioni dipiù alta formalità ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...