PROBABILITÀ, CALCOLO DELLE (XXVIII, p. 259)
Aldo GHIZZETTI
DELLE Come disciplina matematica, ha avuto, nell'ultimo trentennio, un ampio sviluppo. Si nota anzitutto una forte tendenza a studî di carattere [...] e misurabile (secondo la definizione di Lebesgue), tale che, per ogni fissato numero reale x, l'insieme dei punti t ove risulta f(t) ≤ x abbia misura uguale alla funzione di ripartizione U(x); questo punto di vista, dovuto a F. P. Cantelli, 1932, ha ...
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PROGRAMMAZIONE LINEARE
Amato HERZEL
Claudio NAPOLEONI
. 1. - Generalità e posizione del problema. - Sotto l'aspetto matematico, il termine p. l. indica una classe di problemi consistenti nella ricerca [...] bokm+j (j = 1, 2, ..., n − m) è negativo, b00 è il valore minimo che la funzione C può assumere e la soluzione-base data è ottima, e precisamente è l'unica soluzione accettabile ottima se tutti i coefficienti bokm+j sono positivi; se uno o alcuni di ...
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Si ha un problema di d. quando si deve scegliere tra differenti alternative, tenendo conto delle conseguenze che possono essere "certe" o "incerte". Nel primo caso si hanno i "problemi" di d. in condizioni [...] da P. Se si considera invece Θ non probabilizzabile, a ogni δ risulta ovviamente associata l'intera funzione Lδ(ϑ). Qualunque sia l'impostazione adottata, è necessario introdurre un "criterio di ottimalità" capace d'indicare la d. preferibile ...
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Sistemi dinamici
Franco Magri
Dmitrij Anosov
Il concetto di sistema è presente nel dibattito scientifico degli ultimi decenni nelle più diverse discipline: dall'idea di sistema fisico a quella di ecosistema, [...] integrabili rovesciando il processo.
Ciò significa che si può costruire un s. d. a partire da una scelta oculata delle matrici L e P come funzioni delle 'coordinate' e dei 'momenti': è sufficiente che tali coordinate evolvano nel tempo in modo che ...
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Premessa. - Gli sviluppi dell'a. nel quindicennio 1960-75 sono stati assai notevoli, sia dal punto di vista quantitativo sia da quello qualitativo. Prima di esaminare alcuni progressi in direzioni particolari, [...] a coefficienti complessi; P = ideale primo generato da un polinomio di 1° grado, x − a. Allora AP è l'anello delle funzioni razionali (quozienti di polinomi), che non contengono x − a come fattore nel denominatore (una volta ridotte ai minimi termini ...
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(v. equazioni, XIV, p. 132; App. III, I, p. 564; IV, I, p. 714)
Ogni anno migliaia di pubblicazioni compaiono nella letteratura scientifica e ci si dovrà quindi limitare a delineare alcune linee essenziali, [...] è la possibile discontinuità delle soluzioni, a causa del fatto che le funzioni continue non sono necessariamente dense negli spazi di funzioni che sono naturali per l'analisi variazionale (Bethuel e Zheng 1986). In Giaquinta 1989 si trova una ...
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Simulazione
Luigi Accardi
Mario Lucertini
Una delle maggiori innovazioni concettuali della scienza contemporanea, che coinvolge in ugual misura tutte le discipline scientifiche, è la transizione dalla [...] come energia o costo della configurazione) e il problema consiste nel cercare le configurazioni che rendono minima la funzione costo. L'interesse di tali modelli sta nel fatto che, pur nella loro semplicità strutturale (per definirli basta definire ...
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Gli sviluppi dell'algebra generale, o astratta, che ormai può denominarsi a. senz'altro (il termine "a. moderna" tende a cadere in disuso), sono stati così vasti e varî negli ultimi anni da far parlare [...] qualsiasi) nel quale è definita una famiglia di funzioni univalenti fα (operazioni, o leggi di composizione), + è uno spazio vettoriale (v. spazio, in questa App.) sopra, Γ, allora l'anello A con il campo di operatori Γ si chiama un'algebra su Γ (a ...
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Matematico, socio nazionale dei Lincei e uno dei XL della Società italiana delle scienze. Nato a Firenze il 15 aprile 1869, si laureò in ingegneria (1893) e in matematica (1896) a Torino, dove subì soprattutto [...] di ricerche si possono riconnettere i suoi studî sulle funzioni poliarmoniche, che sono fra i più completi su conto dell'attrito dei vincoli; illustrò con nuove vedute critiche la L. secunda del Newton. Notevole, dal punto di vista trattatistico, ...
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Matematico, nato a Palermo il 28 ottobre 1880, morto ivi il 7 settembre 1947. Studiò matematiche alla Scuola normale superiore di Pisa ed all'università di Palermo, dove si laureò nel 1902. Nel 1911 divenne [...] finiti non abeliani. Il C. fu anche un logico matematico. Antizermeliano convinto, egli dimostrò l'equivalenza tra il postulato di Zermelo ed il principio della funzione transfinita di Hilbert e, per evitare il postulato di Zermelo, creò nel 1913 la ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
agenzia per l'impresa
agenzia per l’impresa (agenzia per le imprese), loc. s.le f. Istituzione che ha il compito di fornire assistenza e consulenza alle imprese di produzione e scambio di beni e servizi. ◆ [tit.] Consulenza per tutti / Via...