BIANCANI, Giuseppe
Enzo Grillo
Nacque a Bologna l'8 marzo 1566. Entrato nel noviziato della Compagnia di Gesù il 4 ott. 1592, studiò matematica con padre C. Clavio al Collegio Romano, passando poi ad [...] (ibid., XI, ibid. 1939, pp. 130 s.), riferendo di aver precedentemente scritto "...Parmam ad eum quem putabam authorem...", ne invia a Galileo la risposta, che è una lettera del B., del 14 giugno 1611 (ibid., pp. 126 s.). Nella prima parte di questa ...
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BARABINO, Niccolò
Giorgio Di Genova
Nacque a Sampierdarena il 13 giugno 1832 da una modesta famiglia di artigiani. Poiché dimostrava una forte propensione per il disegno, suo padre nel 1844 si decise [...] a fronte di difficoltà che non conoscevo e che certo non ho saputo superare" (De Fonseca, pp. 45 s.).
Nonostante ciò, il Galileo ebbe uno dei quattro primi premi dell'Esposizione di Torino del 1880. Subito dopo l'Esposizione il B. andò a Parigi, da ...
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ANGELI, Stefano degli
Mario Gliozzi
Nacque a Venezia il 23 sett. 1623 e intraprese presto la carriera ecclesiastica vestendo l'abito dei gesuati, che mutò in quello di prete secolare, quando, nel 1668, [...] , "che succederebbe quando questa si muovesse": è l'atteggiamento che, molto meno cautamente, credeva di aver assunto Galilei nei dialoghi dei Massimi Sistemi. I dialoghi dell'A., oltre al notevole pregio scientifico, sono documenti importanti per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nonostante le sue origini arabe, nel XIII secolo il liuto è già diffuso in tutta Europa; [...] suo celebre Ballarino raccoglie musiche e coreografie di danze, del teorico della Camerata de’ Bardi Vincenzo Galilei, padre di Galileo, compilatore del trattato teorico Il fronimo.
La più antica raccolta per liuto tedesca, Etlicher Lobgesang (1512 ...
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AVERANI, Giuseppe
Nicola Carranza
Nacque a Firenze il 20 marzo 1662. Celebrato interprete del diritto romano, rinnovatore degli studi giuridici nell'ateneo pisano, fu considerato dai contemporanei il [...] da lui stesso fondata. Indotto da V. Viviani, scrisse una difesa, che non pubblicò allora, di una proposizione di Galileo (De momentis corporum gravium inclinatis), contro il gesuita lucchese G. F. Vanni, già suo maestro di filosofia peripatetica, il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pietro Corsi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Europa del Seicento si registra un considerevole aumento del numero di coloro che [...] della geometria analitica nella prima metà del secolo, e poi del calcolo infinitesimale nella seconda metà. Grazie a Galileo, Keplero, Descartes e Huygens si afferma la matematizzazione dello studio dei fenomeni del moto e delle proprietà della ...
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Matematico e fisico (Firenze 1622 - ivi 1703). Ammiratore e conoscitore profondo della matematica greca, sdegnò i nuovi concetti della geometria degli "indivisibili" e si dedicò a ricostruzioni e commenti [...] la variazione di pressione atmosferica con l'altezza; in collaborazione con A. Borelli determinò, con metodo diretto raccomandato da Galileo, la velocità del suono nell'aria. Fu uno dei più autorevoli membri dell'Accademia del Cimento; nel 1696 fu ...
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Erudito (Beaugensiers 1580 - Aix 1637). P. rappresenta la continuità della grande tradizione erudita rinascimentale calata nell'ambiente della nuova scienza che andava allora sorgendo. Di particolare rilievo [...] famiglia patrizia di Aix-en-Provence, P. studiò diritto a Padova (1599-1602), ove tramite G. V. Pinelli conobbe Galilei e ne ascoltò anche alcune lezioni; negli stessi anni ebbe modo di visitare le principali città italiane, entrando in relazione con ...
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LUCE (lat. lux; fr. lumière; sp. luz; ted. Licht; ingl. light)
Giovanni POLVANI
Giulio Carlo ARGAN
Lo studio delle modalità dei fenomeni luminosi e le ipotesi sulla natura della luce costituiscono [...] . Lorentz, creatori e rappresentanti caratteristici di due opposte tendenze: l'uno di estendere all'elettrodinamica la relatività di Galileo, giovandosi di un etere localmente del tutto trascinato (1890), l'altro invece d'istituire una nuova forma di ...
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galileo
galilèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Galilaeus, gr. Γαλιλαῖος]. – Della Galilea, regione della Palestina; abitante o nativo della Galilea: un galileo Di rosse chiome (Carducci, con allusione a Gesù Cristo).
galilea
galilèa s. f. [dal lat. mediev. galilaea, e questo dal nome proprio della Galilea, regione della Palestina]. – Negli edifici monastici medievali, portico e vestibolo situato davanti alla chiesa (talvolta, come nei monasteri cluniacensi,...