donzella
Carlo Delcorno
In contrapposizione a ‛ donna ' nell'accezione di " maritata ", indica " vergine ", " fanciulla in età da marito ": Cv II V 4 ciò fu quello suo grande legato [l'arcangelo Gabriele] [...] donzelle amorose (ripreso al § 16); XXXI 17 72 e ritruova le donne e le donzelle. Il binomio è frequente nella lirica antica: si veda ad esempio GiacomodaLentini Dal core mi vene 45; Chiaro Fa mi sembianza 66 " A voi, donne e donzelle, ne rincresca ...
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usaggio
Bruno Basile
Solo in Fiore CXLVIII 14 Ma pure almen senn'ho mess'en l'usaggio, in una delle battute sentenziose poste in bocca alla Vecchia, che così conclude un elenco di scapestrerie giovanili. [...] nel linguaggio poetico dei primi secoli, anche con interessanti variazioni di campo semantico (da ‛ uso ' ad ‛ abitudine ' a ‛ esperienza '): così in GiacomodaLentini (Dolce cominzamento 39 " tant'è di mal usaggio "; Dal core mi vene 114 ...
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coralmente
Lucia Onder
L'avverbio ha il significato di " cordialmente ", " di cuore ", in Vn XXI 14 E perché piangi tu sì coralmente, / che fai di te pietà venire altrui?
Frequenti sono gli esempi dell'uso [...] ): cfr. Percivalle Doria Amor m'à priso 17 " Assai più che non solglio, / sì coralemente eo la disio e bramo "; GiacomodaLentini Madonna dir vi voglio 17 " zo ch'eo dico è neente / inver k'eo son distretto / tanto coralemente ", e Guido Guinizzelli ...
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aggradare (aggratare)
Col senso di " tornar gradito ", " piacere ", abbastanza frequente nella lirica e nella prosa duecentesca (GiacomodaLentini, Bondie Dietaiuti, Brunetto, Guittone, ecc.), si trova [...] in If II 79 tanto m'aggrada il tuo comandamento; in Rime dubbie XV 12 e s'el v'aggrada; in Fiore CLXXXVIII 8 ché l'amor ch'uom attarda, vie più aggrada. Invece ‛ aggratare ' in If XI 93, in rima: che, ...
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convenente
. Francesismo in uso nella lingua due-trecentesca con varie sfumature semantiche. È presente in Rime dubbie XIX 4 e tal lodarsi d'esso [dell'Amore], e tal biasmare / si sforza ciaschedun suo [...] convenente, dove ha valore di " condizione ", " qualità " (Contini), valore che già possedeva per esempio in GiacomodaLentini, Pucciandone Martelli, Brunetto Latini, Guittone. ...
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LENTINI, Giovanni da
Salvatore Fodale
Non è nota la data della sua nascita, da collocare verosimilmente a Lentini, nel Siracusano, all'inizio del secondo quarto del XIII secolo; non conosciamo i nomi [...] zia, sorella del padre, che con un fratello, Matteo daLentini, e con altri parenti, era stata catturata durante la guerra fu nominato da Carlo d'Angiò capitano generale di guerra per tutta la Sicilia, insieme col Puyricard e con Giacomo de Tassi, ...
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LENTINI, Rocco
Teresa Sacchi Lodispoto
Figlio del pittore e decoratore Giovanni, nacque a Palermo il 17 febbr. 1858.
Il padre (nato a Trapani nel 1830 e morto a Palermo nel 1930), allievo di A. Morselli [...] Il pescatore (Palermo, collezione privata: Lentini Speciale - Mirabelli, p. 59) il suo villino a Mondello-Valdesi progettato da Basile.
La sua vasta e feconda esperienza Le scolture e gli stucchi di Giacomo Serpotta (Torino). Partecipe del dinamismo ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] o federazione, con a capo Messina; e al comando Alaimo daLentini, capitano, e una giunta di Siciliani. Alaimo rimise la città . Né va taciuto l'eremitano di S. Agostino, frate Giacomoda Verona, autore di un pregevole itinerario del suo viaggio in ...
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MESSINA (gr. Ζάγκλη; Μεσσάνα; lat. Messana; A. T., 27-28-29)
Giuseppe CARACI
Guido LIBERTINI
Enrico MAUCERI
Guido LIBERTINI
Nino CORTESE
Tammaro DE MARINIS
Giuseppe CARACI
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Città della Sicilia [...] nel suo grandioso carattere neoclassico (arch. l'abate Giacomo Minutoli), che ne formava l'ornamento panoramico più furono le eroine popolane - sotto la guida di Alaimo daLentini, fu poi glorificata dalla leggenda, che parlò anche d'intervento ...
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Nobile siciliano di parte guelfa (m. 1287); proscritto da Manfredi per aver partecipato, nel 1254, alla congiura contro di lui, ebbe alti uffici da Carlo d'Angiò. Tornato a Messina (1279), durante la rivolta [...] e fu maestro giustiziere del Regno (1282-84), ma, caduto in sospetto di intrighi miranti alla cessione dell'isola al Papato, fu tenuto prigioniero in Catalogna. Richiamato, fu fatto uccidere per ordine di re Giacomo II durante il viaggio per mare. ...
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notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio di privati o della pubblica amministrazione...
bisticcio
bistìccio s. m. [der. di bisticciare]. – 1. Litigio non grave e passeggero, battibecco, scambio vivace di parole: i soliti b. fra suocera e nuora; un b. da bambini; s’è trattato di un b. tra innamorati. 2. Artificio stilistico, usato...