La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] studi leggiadri
Talor lasciando e le sudate carte,
Ove il tempo mio primo
E di me si spendea la miglior parte […]
(GiacomoLeopardi, “A Silvia”, in Canti, vv. 15-18)
Per determinare il sintagma nominale, specialmente al plurale, all’➔articolo zero si ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] letti ad es. gli enunciati seguenti:
(102) L’uomo non si potrà mai spogliare dell’amor di se stesso (GiacomoLeopardi, Zibaldone di pensieri)
(103) Il barbiere Giangiacomo Mora componeva e spacciava un unguento contro la peste
(Alessandro Manzoni ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] modellata sul fiorentino dal Cinquecento in poi.
Per chiarire questi concetti è utile ricorrere alle parole di ➔ GiacomoLeopardi, che, a proposito dell’imperfezione delle ortografie delle lingue moderne, scrive:
Una delle cause della imperfezione e ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...]
a. Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe [n], che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude
(GiacomoLeopardi, “L’infinito”)
b. Teresa e suo padre se n’erano iti con Odoardo [n] il quale andava a rivedere i conti al ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] /newsdet.php?idnews=14903&lan=ita)
(65) Di tali aberrazioni n’hanno tutte le lingue quando si cominciano a scrivere (GiacomoLeopardi, Zibaldone di pensieri, p. 1383)
(66) La bocca non era ancora finita di fare, che cominciò subito a ridere e a ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] di esso» (Serianni 1989: 461):
(12) a. l’infelicità e disperazione totale della vita, è un sommo male quaggiù (GiacomoLeopardi, lettera ad Angelo Mai, 30 marzo 1821)
b. quell’uggia, quell’orrore indefinito con cui l’animo combatteva da qualche ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] genaro per gennaio (Vitale 1996: 119 e Manni 2003: 195). Stupisce di più, invece, il fatto che ancora ➔ GiacomoLeopardi, per es., scrivesse carcioffo e il purista Basilio Puoti faggiolata, per effetto dalle pronunce regionali.
Proprio l’influsso ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] Veneto: m’ho maridà (Carlo Goldoni); e, talvolta, compare nell’italiano letterario: pare che il poeta si abbia posto (GiacomoLeopardi).
I verbi modali che reggono l’infinito, in italiano e toscano (§ 3), prendono l’ausiliare del verbo retto: ella ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] Queste frasi sono quelle chiamate ➔ interrogative dirette:
(14) Che fai, tu, luna, in ciel? Dimmi, che fai,
silenziosa luna? (GiacomoLeopardi, “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”, in Id., Opere, a cura di S. Solmi, Milano-Napoli 1956, p ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] di Giannettino (1884) (Antonelli 2008: 179). Di maggiore interesse sono le annotazioni dei principali autori del secolo: ➔ GiacomoLeopardi si pronuncia contro l’impiego eccessivo di segni interpuntivi, allora tanto diffuso da fargli paventare un ...
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cosmico
còsmico agg. [dal gr. κοσμικός, der. di κόσμος «cosmo, universo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che si riferisce o appartiene al cosmo, cioè all’Universo: leggi c., fenomeni c.; armonia c.; mondo c., il complesso dell’Universo. In astronomia,...
certo1
cèrto1 agg., agg. e pron. indef., s. m. [lat. certus]. – 1. agg. Riferito a persona: a. Sicuro, fermamente persuaso: sono c. di quanto affermo; era certissimo di giungere in tempo; far c., rendere c. qualcuno, assicurarlo, dargli certezza;...