GIOVANNI da Bologna
F. Flores d'Arcais
Pittore di origine bolognese, attivo nel Veneto, dove è più volte documentato, a Venezia e a Treviso, dal 1377 al 1389.Restano di G. quattro opere firmate: il [...] , VI, Torino 1974, pp. 23-25; L. Grossato, in Da Giotto al Mantegna, cat. (Padova 1974), Milano 1974, nr. 47; L. e il Trecento, Milano 1986, I, pp. 176-188; E. Cozzi, in Da Giotto al tardogotico, cat. (Padova 1989), Roma 1989, pp. 80-81 nr. 57; M ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] Form'' Reconsidered, ivi, pp. 469-476; A.M. Romanini, Gli occhi di Isacco. Classicismo e curiosità scientifica tra Arnolfo di Cambio e Giotto, AM, s.II, 1, 1987, pp. 1-56; E. Bassan, L'architettura del monastero e il chiostro dei Vassalletto, in San ...
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STATI UNITI
C.T. Little
(ingl. United States of America)
Stato federale dell'America settentrionale, importante per la storia dell'arte medievale per le opere conservate in vari musei e collezioni.
Musei [...] e alle monumentali vetrate della cattedrale di Soissons, ella aveva sistemato nella sala gotica la Presentazione al Tempio di Giotto e nella sala della prima arte italiana la Vergine con il Bambino e santi di Simone Martini. Allo stesso modo ...
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JACOPO di Paolo
Anna Tambini
Pittore e miniatore bolognese, è ampiamente documentato dal 1371 al 1429 (Filippini - Zucchini, 1947 e 1968; Gibbs, 1996). "Jacobo quondam Pauli, pictore de cappella Sancti [...] -80, mostrano un nitido rigore d'impianto, un intenso plasticismo e semplificazioni geometriche nella figurazione, memori della razionalità del Giotto padovano, per cui è stato ipotizzato un viaggio a Padova sulla scia di J. Avanzi.
Un soggiorno di J ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] du Duecento en Italie centrale, Paris 1987; A.M. Romanini, Gli occhi di Isacco. Classicismo e curiosità scientifica tra Arnolfo di Cambio e Giotto, AM, s.II, 1, 1987, 1-2, pp. 1-56; P. Scarpellini, La chiesa di San Bevignate, i Templari e la pittura ...
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APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] dunque affatto intesi come propaganda antipapale di stampo francescano-radicale, come si è a volte supposto. Gli affreschi dell'A. che Giotto avrebbe eseguito a S. Chiara durante il suo soggiorno a Napoli (1328-1332) per il re Roberto d'Angiò non ...
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primitivismo
Flaminia Giorgi Rossi
Il sogno del ritorno alle origini
Il primitivismo è la tendenza di personalità e movimenti europei a trarre ispirazione da manifestazioni artistiche e culturali delle [...] come primitive. Questa definizione abbraccia l’arte egizia, bizantina, tardoantica, medievale fino ai pittori prerinascimentali come Giotto o Masaccio.
Primitivi o neoprimitivi erano infine anche i pittori naïf e Henri Rousseau, detto il Doganiere ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] D'altra parte però Teofilo è egli stesso un protagonista del nuovo stile, mentre Cennini descrive le tecniche dell'epoca di Giotto, del quale egli è un attardato seguace.Numerosi trattati, in genere più brevi e spesso dipendenti da quello di Teofilo ...
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Arte e società
Enrico Castelnuovo
Ilaria Bignamini
Introduzione
I rapporti tra arte e società mutano nel tempo e nello spazio; in particolare varia il significato del primo termine, quello di arte, [...] . Un'autentica sanzione della nuova situazione è rappresentata dal passo di Dante in cui i nomi di due pittori, Cimabue e Giotto, e di due miniatori, Oderisi e Franco Bolognese, vengono accomunati a quelli di due letterati. Nel corso del Trecento i ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] l’insegnamento più autentico gli era giunto dai muri delle cappelle fiorentine, dove poteva studiare e copiare gli affreschi di Giotto e di Masaccio: versione confermata dall’esistenza di suoi disegni giovanili, tratti da opere d’arte del Gotico e ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...