La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] .
De Mauro, Tullio (19723), Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza (1a ed. 1963).
D’Imperio, Maria Paola (2002), Italian intonation & Sellier, pp. 389-430.
Marotta, Giovanna & Sorianello, Patrizia (1998), Vocali contigue a ...
Leggi Tutto
La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] Frederiksberg, Samfundslitteratur Press, pp. 229-241.
Nencioni, Giovanni (1987), Costanza dell’antico nel parlato moderno, in . 2°, La variazione e gli usi), Roma - Bari, Laterza.
Solarino, Rosaria (1996), I tempi possibili: le dimensioni temporali ...
Leggi Tutto
Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] della sovrabbondanza di pronomi soggetto presenti in ➔ Giovanni Boccaccio e negli antichi scrittori come fatti di -100.
Simone, Raffaele (200819), Fondamenti di linguistica, Roma - Bari, Laterza (1a ed. 1990).
Sobrero, Alberto A. (a cura di) ( ...
Leggi Tutto
Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] linea si colloca Domenico Maria Manni, mentre agli antipodi troviamo Giovanni Barba che, nel suo Dell’arte e del metodo , Luca (2006), Prima lezione di grammatica, Roma - Bari, Laterza.
Serianni, Luca & Benedetti, Giuseppe (2009), Scritti sui ...
Leggi Tutto
I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] (Salvi 1988: 61-62):
(14)
a. Mario ha dato il libro a Giovanni
b. Mario ha promesso un regalo ai ragazzi
c. Mario ha messo il libro Sette studi, a cura di R. Simone, Roma - Bari, Laterza, pp. 303-316.
Dowty, David (1979), Word meaning and ...
Leggi Tutto
La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] io, tu, quelli; preposizione, sì come è quando io dico a Giovanni, questo a è la preposizione; avverbio, sì come è pienamente, Luca (2006), Prima lezione di grammatica, Roma - Bari, Laterza.
Simone, Raffaele (1990), Seicento e Settecento, in Storia ...
Leggi Tutto
La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] colloquiale, si hanno forme del tipo Jean mange pas («Giovanni non mangia»), oppure je sais pas («so mica»). Mica Scritti di linguistica storica e tipologica, Roma - Bari, Laterza.
Ramat, Paolo (2005b), Categorie linguistiche e categorizzazioni del ...
Leggi Tutto
Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] dalla lingua di ➔ Dante, ➔ Francesco Petrarca e ➔ Giovanni Boccaccio, e declinò dall’uso italiano scritto solo a (a cura di) (1993) Introduzione all’italiano contemporaneo, Roma - Bari, Laterza, 2 voll. (vol. 1º Le strutture; vol. 2° La variazione ...
Leggi Tutto
Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] della lingua italiana 2008, Milano, Rizzoli-Larousse.
Scoppa, Lucio Giovanni (1511), Spicilegium, Napoli, [s.n.].
Soresi, Pier (19955), Storia linguistica dell’Italia unita, Roma - Bari, Laterza (1a ed. 1963).
De Mauro, Tullio (2000), Dizionario ...
Leggi Tutto
Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] hae mostrata (Dante); s’aveva messe alcune pietruzze in bocca (Giovanni Boccaccio); rotta s’hanno la piastra e la maglia (Francesco ’italiano contemporaneo, a cura di A.A. Sobrero, Roma - Bari, Laterza, 2 voll., vol. 1º (Le strutture), pp. 41-100.
...
Leggi Tutto