Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] per te [= La coerenza, mi piacerebbe per te]
(Paolo Crepet, Non siamo capaci di ascoltarli)
(107) Mi vinsi, come dovevo [= gli lasciavano
[= Neanche gli occhi per piangere, gli lasciavano] (Giovanni Verga, Mastro don Gesualdo)
(111) E anche la sua ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] dal mancato accoglimento di quei fenomeni già corretti da Manzoni in direzione moderna e antilibresca (lui < egli; (io) amavo < (io) amava). In scrittori come Carlo Dossi, Giovanni Faldella, Vittorio Imbriani e Paolo Valera, accomunati dal ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] che i sordi non dovevano avvalersi dei segni (Osservazioni di Giacomo Carbonieri sordo-muto sopra l’opinione del signor Giovanni Gandolfi professore di medicina legale nella R. Università di Modena intorno ai sordo-muti).
Negli ultimi vent’anni ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] più diversi, da Vittore Pisani a Devoto, Giovanni Nencioni e Antonino Pagliaro (cfr. Ancillotti 1983 Paola (1994), Linguistica e dialettologia italiana, in Lepschy 1990-1994, vol. 3º, pp. 525-644.
Contini, Gianfranco (1972), Modernità e storicità di ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] 1-13.
Garbini 1989: Garbini, Giovanni, Alfabeto ugaritico e alfabeto cananaico, "Rivista di Studi Fenici", 17, 1989, pp. Wolfgang Röllig, hrsg. von Beate Pongratz-Leisten, Hartmut Kühne, Paolo Xella, Kevaeler, Butzon & Bercker; Neukirchen-Vluyn, ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] di buon mattino Paolo si recò all’ufficio delle tasse; ma a quell’ora, di sabato, l’ufficio era ancora chiuso
La libertà di sovrabbondanza di pronomi soggetto presenti in ➔ Giovanni Boccaccio e negli antichi scrittori come fatti di stile, non di ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] a cura di P. Boyde & V. Russo, Ravenna, Longo, pp. 337-350.
Nencioni, Giovanni (1989), Il contributo dell’esilio alla lingua di Dante, Roma, Salerno, pp. 21-92.
Trovato, Paolo (a cura di) (2007), Nuove prospettive sulla tradizione della “Commedia ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] de via Merulana, 1957) e del friulano Pier Paolo Pasolini (Ragazzi di vita, 1955, e Una vita violenta, 1959), già Bari, Università degli studi, Istituto di filologia romanza, Facoltà di lettere, pp. 185-214.
Bove, Giovanni & Centola, Giuseppe ( ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] di Machiavelli (1513), Il Cortegiano di Baldassarre Castiglione (1527), il Galateo diGiovanni della Casa (1558) o La civil conversazione di 30 aprile 2004), a cura di E. Tonani, Firenze, Cesati, pp. 21-32.
D’Achille, Paolo (2008), Dagli Appennini ai ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] A. Mario, al secolo Ermete Giovanni Gaeta (1884-1961); nello stesso arco di tempo, il teatro dialettale trova Di Giacomo; per l’area foggiana e garganica, Filippo M. Pugliese (1889-1956) e Francesco Paolo Borazio (1918-1953), autodidatta e autore di ...
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madre di tutte le domande
loc. s.le f. La domanda più importante, il dubbio più significativo. ◆ Organizzato come un «dizionario d’autore», con 233 schede dedicate ad altrettanti film, il libro di Gianni Amelio potrà forse sorprendere il lettore...
madre di tutte le veglie
loc. s.le f. La veglia pasquale, la più importante veglia liturgica del cattolicesimo. ◆ Singolare Veglia di una notte singolare. Veglia, madre di tutte le Veglie, durante la quale la Chiesa intera resta in attesa...