BOCCHECIAMPE, Giovanni Francesco
Giovanna Calabrò
Nato ad Oletta, in Corsica, verso il 1773, emigrò giovanissimo per sfuggire alla "barbarie giacobina", entrando nell'esercito del principe di Condé [...] della Repubblica Partenopea, Napoli 1860, pp. 190 ss.; G. LaCecilia, Storie segrete delle famiglie reali…, Genova 1860, pp. 286-291 , in Arch. stor. della Corsica, VIII (1932), pp. 198-213; Id., La morte di G. F. B., ibid., IX (1933), pp. 285-289; P ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] quale, comunque, si può ancora apprezzare la grande invenzione leonardesca) ai ritratti di Cecilia Gallerani e Lucrezia Crivelli; dalla Leda il soggiorno in Francia L. compì il S. Giovanni Battista e terminò la S. Anna (entrambi al Louvre). In questo ...
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Pittore, architetto e scultore (Colle di Vespignano in Mugello probabilmente 1267 - Firenze 1337). Massimo protagonista della civiltà artistica gotica italiana, rinnovò radicalmente il linguaggio figurativo. [...] s. Giovanni Battista e s. Giovanni Evangelista per la Cappella Peruzzi (1315-20) e di nuovo le Storie di s. Francesco d'Assisi per la Cappella il Maestro d'Isacco, il Maestro della Santa Cecilia e soprattutto il Maestro delle Storie di s. Francesco ...
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Scultore e architetto (Colle di Val d'Elsa, Siena, tra il 1240 e il 1245 circa - Firenze tra il 1302 e il 1310), figlio di Cambio e Perfetta. Figura centrale della cultura artistica del Medievo con la [...] il monumento funerario di R. Annibaldi in S. Giovanni in Laterano e il Presepe per S. Maria Cecilia), può convincere della continuità e della coerenza tra le sue realizzazioni scultoree e la più discussa e problematica attività di architetto. La ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] opere notevoli: affreschi in S. Clemente, Sancta Sanctorum, S. Cecilia, S. Pudenziana; icone (Madonne di S. Angelo in Pescheria, sorsero altre celebri cappelle musicali come la Giulia in S. Pietro, la Pia in S. Giovanni in Laterano e quelle di San ...
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Architetto (Napoli 1700 - Caserta 1773), figlio di Gaspard van Wittel (v.), fu uno dei più grandi architetti italiani tra il barocco e il classicismo, cercando di adattare i modi francesi al gusto italiano. [...] che è base del pensiero vanvitelliano.
Vita e opere
Dal padre apprese la pittura, che praticò in decorazioni a fresco (a Viterbo, chiesa del Suffragio; a Roma, S. Cecilia in Trastevere), ma che abbandonò ben presto per darsi all'architettura. Studiò ...
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Pittore e orafo (Bologna 1460 circa - ivi 1517). Cominciò come orefice (due "Paci" niellate, nella pinacoteca di Bologna). Dedicatosi poi alla pittura (1487) dal 1490 tenne una prosperosa bottega. La finezza [...] Bologna decorò il palazzo di Giovanni II Bentivoglio e le cappelle da lui fondate nelle chiese bolognesi, e dipinse una Crocifissione (1480, Museo Civico), l'ancona Felicini (1484, Pinacoteca), affreschi con storie di s. Cecilia (1504-06, S. Giacomo ...
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A. platonica
̕Ακαδήμεια o ̕Ακαδημία era il nome di una località poco distante da Atene, nei pressi della quale Platone verso il 387 a.C. iniziò il suo insegnamento; vi acquistò anche un terreno, da cui [...] luoghi di studio e formazione come la scuola di Bertoldo di Giovanni presso la collezione di antichità nel giardino , 1636; nuovamente degli Accesi, dal 1886) e la Filarmonica (1666); quella di Santa Cecilia (1566) a Roma e numerose altre a Venezia ...
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Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi R. poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione [...] gli affidò l'esecuzione dell'intera impresa. Per prima fu affrescata la stanza detta della Segnatura (1508-11): motivo iconografico dominante è 14, Dresda, Gemäldegalerie) e soprattutto nella Santa Cecilia (1514, Bologna, Pinacoteca Nazionale) dove l' ...
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Scultore (Vico Morcote, Canton Ticino, 1624 - Roma 1686). Si formò giovanissimo a Roma con A. Algardi e poi fu tra i più fedeli aiuti di G. L. Bernini, realizzando, tra l'altro, Noli me tangere (1649, [...] le opere più personali, segnate da una grazia composta, notevoli il rilievo con la Morte di s. Cecilia (1660-67, S. Agnese in Agone), il Battesimo di Cristo (1665, S. Giovanni dei Fiorentini) e, in particolare, gli stucchi del Gesù (1669-83), putti e ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...