CURIA, Michele
Francesco Abbate
Padre del più famoso pittore Francesco: il suo nome, che compare frequentemente nelle carte d'archivio per più di un quarantennio, dal 1551 al 1594, è stato recuperato [...] una pala con Vergine e santi) esiste ancora oggi un grande dipinto raffigurante la Madonna del Rosario e il Giudiziouniversale al quale appare essersi ampiamente ispirato il figlio Francesco agli inizi della propria attività di pittore, avvenuta ...
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AGAZZI, Augusto
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Nacque a Verona il 5 luglio 1851. Mosaicista, lavorò a Venezia prima con la ditta Salviati, eseguendo molte opere, anche per l'estero. Fin dal 1865 cominciò a lavorare ai mosaici [...] , il restauro della cappella Zen in S. Marco, quello del mosaico della chiesa di S. Vito a Praga, quello del GiudizioUniversale di Torcello. Fu inventore di un metodo per eseguire calchi esatti e fac-simili dei mosaici. Dal 1901 fu presidente della ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] pensiero e la sua azione sono la particella d'un ordine universale. Da questo punto di vista ci si chiariscono anche il e Chiesa: eppure il lettore non si domanda mai se quel giudizio così reciso sia legittimo, non ha mai l'impressione che sia ...
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Storico greco (n. 200 circa - m. 120 circa a. C.). Venuto a Roma come ostaggio nel 168, legatosi quindi col circolo degli Scipioni, poi, dopo il 146, fu designato da Roma a provvedere all'assetto della [...] la sintesi tra il concetto di storia di Roma e di storia universale, mentre dava a quello un valore nuovo, dava a questo una achea sono considerate come esistenti, ma soprattutto dal diverso giudizio che, della costituzione romana, si dà nell'ambito ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] gentes 3 e 7), il Nuovo Testamento ribadisce che la volontà salvifica universale di Dio è sempre collegata con la realtà di G. C.: " avrebbe certo significato alcuno per il C. del Giudizio di Michelangelo. L'arte tedesca sentì drammaticamente le ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] 'oggetto, adeguata alle esigenze a priori dell'intelletto). In questi casi l'oggetto dovrà piacere, e il giudizio pretenderà quindi a una sua universalità e necessità, pur non obbedendo l'opera d'arte ad alcuna finalità prestabilita. La facoltà del ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] più generale si è ammessa anche l’esistenza di s. universali, in cui la relazione s.-simbolizzato è fissa e indipendente dal dove siede alla destra del Padre, l’attesa del giudizio finale. A questa formulazione trinitaria seguono la menzione della ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] processo attraverso il quale il concetto si divarica nel giudizio e si recupera, arricchito e realizzato, nel loro rapporti di proprietà, si passa alla morale come momento dell'universalità etica, per giungere all'eticità quale sintesi di diritto e ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] sue teorie su storia e natura, creatività individuale e divenire universale, e la lettura di Shakespeare, che segnarono la prodigiosa , George, Hesse, Th. Mann), è unanime il giudizio che lo riconosce campione geniale dell'autonomia individuale, nel ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] dei teoremi, e si convinse di poterne estrapolare un metodo universale, applicabile a tutti i campi del sapere. L'esecuzione del tedesco, Hegel e la successiva storiografia consolidarono questo giudizio, indicando nel cogito l'atto di nascita della ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...